Villa Donghi ed ex Onpi, salta la trasformazione in studentati: Invimit rinuncia all’acquisizione

  • Postato il 19 agosto 2025
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  • Di Genova24
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Generico agosto 2025

Genova. Ancora niente da fare per Villa Donghi e l’ex Onpi, edifici abbandonati da anni a San Martino e Quezzi che sembravano destinati a diventare residenze per studenti. Invimit, la società di investimenti immobiliari del ministero dell’Economia e delle Finanze che aveva espresso interesse al Comune di Genova per l’acquisizione dei due asset, non è più disponibile a comprarli. Almeno per ora.

La partita, infatti, faceva parte del progetto Opa lanciato a giugno 2023 dai precedenti vertici di Invimit allo scopo di acquisire immobili da trasformare in studentati. Ma a fine marzo i nuovi manager Stefano Scalera e Mario Valducci, amministratore delegato e presidente, hanno deciso di abbandonare la “scelta selettiva dei singoli asset” in favore di “un modello che considera l’intero portafoglio degli Enti”. In pratica, da quanto viene fatto filtrare, è stata ritirata la disponibilità in cambio di una più ampia discussione sul patrimonio, non focalizzata solo su alcuni cespiti.

Invimit ancora disponibile a trattare col Comune

Obbligatorio quindi ripartire da zero (o quasi) per due immobili inseriti fin dal 2018 nel piano delle alienazioni di Tursi nel tentativo di trovare un investitore disposto a valorizzarli. “Quando siamo arrivati abbiamo trovato una comunicazione da parte di Invimit che rimuoveva la disponibilità manifestata solo qualche mese prima per trasformarli in studentati – conferma l’assessore al Patrimonio Davide Patrone -. La lettera è arrivata a fine marzo, quindi prima dell’insediamento della giunta Salis”.

Eppure a novembre 2024 l’ex assessore del centrodestra Francesco Maresca annunciava in commissione consiliare che Villa Donghi e l’ex Onpi sarebbero stati venduti entro gennaio 2025, al termine di una trattativa ormai in fase avanzata. Secondo quanto riferito era già in corso una due diligence affidata al Rina.

La società del Mef, contattata da Genova24, fa sapere che resta aperta l’interlocuzione con l’amministrazione comunale per “l’eventuale conferimento di nuovi immobili”. Interlocuzione che era stata sospesa per le imminenti elezioni e che ora può essere ripresa con la nuova giunta, “qualora interessata”. In ogni caso, per essere ingaggiata, Invimit deve ricevere dall’amministrazione una lettera preliminare alla stipula di una convenzione che indichi la destinazione dei proventi a riduzione del debito. Segue un decreto ad hoc del ministero dell’Economia. L’iter, insomma, è tutt’altro che semplice.

Noi vogliamo mantenere comunque aperto il canale di dialogo con Invimit – precisa Patrone – e se si manifestassero nuove opportunità saremmo felici di coglierle, nell’interesse della città”.

Villa Donghi ed ex Onpi, caratteristiche e ipotesi di riqualificazione

Villa Donghi, ex dimora secentesca finita stritolata tra corso Europa e salita della Noce, è fatiscente e pericolante. Nei piani c’era la sua trasformazione in residenza satellite del vicino polo universitario e dell’ospedale San Martino con 34 alloggi dedicati ai giovani. In passato era emersa l’ipotesi, poi tramontata, di ricavarne appartamenti a prezzi calmierati per i degenti del policlinico. Valore stimato 500mila euro, ben più alta la cifra necessaria per ristrutturarlo.

Ma la vera gatta da pelare, per dimensioni e situazione geografica, è l’ex Onpi di Quezzi, un complesso costruito nel 1930 sul versante sinistro della valletta del Fereggiano, adibito per decenni a casa di riposo prima della chiusura totale. A disposizione ci sono 4.746 metri quadrati per sette piani, già suddivisi in camere con diversi spazi comuni, più altri 1.800 metri quadrati di proprietà di Arte, con annesso parco pubblico. Le condizioni manutentive, però, sono pessime. E la struttura, salvo un piccolo presidio della Protezione civile, è abbandonata al degrado e al vandalismo.

ex onpi degrado
Il

Il Comune aveva provato più volte a venderlo, ma le complicazioni logistiche e la proprietà condivisa – oltre che i costi enormi per la riqualificazione – avevano scoraggiato tutti i possibili acquirenti. Nella campagna elettorale del 2022 era stata annunciata l’intenzione di rinunciare all’alienazione, poi il nuovo cambio di strategia e il flop dell’ultima trattativa.

“Sono due strutture interessantissime per immaginare una rigenerazione – osserva l’assessore Patrone – ma sono entrambe complesse, con uno stato manutentivo che richiede molti interventi. L’ex Onpi è enorme: una delle ipotesi è valutare una pluralità di funzioni se non ci fosse la possibilità che qualcuno lo prenda per intero. Villa Donghi è strategica per la sua posizione, ma in quella zona ci sono già progetti che prevedono studentati. E la prospettiva non dev’essere necessariamente la vendita, si può anche ragionare su locazioni o altre forme di valorizzazione. Ci stiamo lavorando”.

ex onpi quezzi
L'ex Onpi di Quezzi

I timori dei presidenti di municipio

Per il complesso di Quezzi il presidente del Municipio Bassa Valbisagno Fabrizio Ivaldi ha in mente anche soluzioni più drastiche: “L’ex Onpi sta diventando pericoloso, di notte i ragazzi si arrampicano sul tetto e saltano giù. Se non si può fare uno studentato, piuttosto meglio demolirlo e creare un parco urbano. Tra l’altro mancano i servizi: alla sera c’è un autobus ogni ora, non si possono lasciare lì ragazzi di vent’anni che vogliono uscire e poi non sanno come tornare a casa”.

Villa Donghi
Villa

Anche la presidente del Medio Levante Anna Palmieri non nasconde le preoccupazioni: “Per noi Villa Donghi è un costo. Periodicamente dobbiamo affrontare interventi di messa in sicurezza. Di recente ci sono stati problemi a causa del vento ed è stato tutto transennato, temiamo pericoli per l’incolumità pubblica. E la mia paura è che qualcuno vada a dormirci dentro. L’idea dello studentato era giustissima, anche perché la posizione non è delle migliori e non so chi possa acquistarla. È vero che il nostro municipio non ha un centro civico, ma quella zona è quasi inagibile per gli anziani che abitano alla Foce e in Albaro”.

Entrambi gli immobili saranno tra le tappe dei prossimi incontri della sindaca Silvia Salis coi presidenti di municipio, il 21 agosto a Quezzi e il 5 settembre a San Martino.

Autore
Genova24

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