Vince il set ma perde il match per colpa di una doccia: nemmeno il caldo torrido piega le regole Atp

Un ace, un diritto, un rovescio, una volée o una palla corta. Una partita di tennis può essere decisa da qualsiasi gesto tecnico, ma anche da una doccia. Letteralmente. È successo a Creta durante gli ottavi di finale del Challenger di Chersonissos, città a nord dell’isola, sotto un caldo cocente e un tasso d’umidità sopra il 70%. In campo c’erano il tennista tedesco Mats Rosenkranz, 26 anni e numero 358 del mondo e l’azzurro Pietro Orlando Fellin, 24enne che occupa al momento il 561esimo posto del ranking Atp. Fellin ha perso il primo set, ma ha vinto la partita.

Il match è stato condizionato fin dall’inizio da un caldo torrido, lo stesso che stanno provando Jannik Sinner e tutti gli altri giocatori del circuito impegnati nel Masters 1000 di Cincinnati, con una temperatura che supera i 30 gradi. Ecco perché, probabilmente, dopo aver vinto il primo set con il punteggio di 7-5, Rosenkranz ha deciso di tornare negli spogliatoi per un inedito ‘shower break‘, in parole povere, ha deciso di farsi una rapida doccia.

Il problema, per il tedesco, è che il regolamento non consente una pausa di questo tipo e per questo è stato squalificato dal torneo, regalando a Fellin l’accesso ai quarti di finale. Rosenkranz ha provato a giustificarsi con il giudice di sedia – che ha convocato il supervisore – spiegando di non essere a conoscenza della regola e di esser rimasto sotto la doccia soltanto per 10 secondi. Difesa inutile: match perso e game over. Il regolamento Atp non lo consente, in quanto “abuso” di toilet/attire break, dove le uniche cose concesse sono cambiarsi e andare in bagno.

Il precedente

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