Virus killer, sei casi di Febbre del Nilo fanno scattare l’allarme: salgono i contagi in Sardegna
- Postato il 21 agosto 2025
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- Di Blitz
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La diffusione della Febbre del Nilo nell’area dell’Oristanese continua a destare preoccupazione crescente con sei casi accertati.
Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dalla ASL 5 di Oristano, i nuovi casi riguardano una turista ultrasettantacinquenne originaria del Campidano Oristanese, ma residente nella penisola italiana, e un uomo ultranovantenne domiciliato nel territorio del Guilcer. La conferma di queste positività porta a sei il numero totale di persone colpite dal virus nel territorio.
La Febbre del Nilo è una malattia trasmessa principalmente dalle zanzare del genere Culex, che trovano nell’Oristanese un habitat ideale grazie alla presenza diffusa di stagni, canali irrigui e risaie. Questo rende particolarmente complessa l’azione di contenimento del virus, poiché le condizioni ambientali favoriscono in modo significativo la diffusione degli insetti vettori.
Fattori ambientali e prevenzione: una sfida difficile
L’Oristanese è una delle province più umide d’Italia, con vaste aree agricole irrigate e numerosi specchi d’acqua. Questi elementi rendono inefficaci molte delle strategie tradizionali di prevenzione contro le zanzare, aggravando così il rischio per la popolazione residente.
Le autorità sanitarie locali hanno intensificato le campagne di monitoraggio e informazione, sottolineando l’importanza di adottare misure personali di protezione, come l’utilizzo di repellenti, zanzariere e abbigliamento adeguato soprattutto nelle ore serali e notturne, quando le zanzare sono più attive.
Nonostante gli sforzi, la gestione del fenomeno resta complessa: la presenza di ecosistemi naturali e agricoli difficilmente modificabili impone un equilibrio delicato tra tutela ambientale e salute pubblica. In questo contesto, la collaborazione tra enti locali, aziende sanitarie e cittadini si rivela cruciale per contenere la diffusione del virus.

La Febbre del Nilo può manifestarsi con sintomi che variano da forme lievi, simili a un’influenza, a quadri più gravi come encefalite o meningite, soprattutto tra anziani e soggetti con patologie pregresse. I casi recentemente segnalati nell’Oristanese riguardano persone di età avanzata, un fattore che rende ancora più importante la tempestività nella diagnosi e nel trattamento.
Le strutture sanitarie della provincia sono in allerta, con protocolli attivi per la gestione dei pazienti e la prevenzione di ulteriori contagi. La sensibilizzazione della popolazione è stata intensificata per riconoscere tempestivamente i sintomi e rivolgersi prontamente ai servizi medici.
La crescita dei casi ha inoltre spinto a un rafforzamento della sorveglianza entomologica, con il monitoraggio delle popolazioni di zanzare e l’implementazione di interventi mirati, compatibilmente con le esigenze ambientali e agricole del territorio.
Il quadro epidemiologico attuale sottolinea la necessità di un approccio integrato e coordinato per affrontare la diffusione della Febbre del Nilo nell’Oristanese, una sfida che coinvolge non solo il settore sanitario ma anche quello ambientale e agricolo, per tutelare al meglio la salute pubblica in un contesto particolarmente vulnerabile.
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