Visitando questo castello puoi ricevere il dono dell’eloquenza
- Postato il 1 agosto 2025
- Posti Incredibili
- Di SiViaggia.it
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Immerso nel verde lussureggiante della campagna irlandese, a pochi chilometri dalla vivace città di Cork, si erge il suggestivo Blarney Castle, uno dei castelli più iconici e affascinanti d’Irlanda. Sebbene in parte in rovina, conserva intatto il suo fascino antico, avvolto da un paesaggio fiabesco fatto di boschi, strane formazioni rocciose e un fiume che riflette la luce con bagliori d’argento.
Costruito sulle fondamenta di una struttura in legno risalente al X secolo, l’attuale castello fu realizzato circa seicento anni fa dal potente capoclan Cormac MacCarthy, signore di Muskerry. Nonostante il tempo abbia lasciato i suoi segni, Blarney conserva ancora angoli che parlano di potere, mistero e leggenda. Nei sotterranei di questo castello si apre un intricato reticolo di passaggi medievali, per lo più inaccessibili oggi, ma una sezione è visitabile e comprende l’antica prigione, un ambiente umido e inquietante che lascia immaginare la sorte poco invidiabile dei suoi ospiti.
La leggenda della Blarney Stone
Tra le sue mura si nasconde inoltre uno dei suoi elementi più famosi: la leggendaria Blarney Stone. Si racconta che chiunque riesca a baciarla (cosa che richiede una certa dose di coraggio, vista la posizione sospesa nel vuoto) riceverà in dono l’arte dell’eloquenza, il celebre “dono della parlantina”.
Hai mai desiderato avere la battuta giusta al momento giusto o l’arte sottile di convincere chiunque usando le parole giuste? La Pietra di Blarney è da secoli meta di pellegrinaggio per turisti, curiosi. Re, statisti, scrittori e attori si sono cimentati in questo rituale nella speranza di guadagnarsi carisma e persuasione. Sembra che tra i nomi illustri che si siano cimentati nell’impresa ci siano anche Winston Churchill e Mick Jagger, un’eloquenza che, in entrambi i casi, ha lasciato il segno.

Parole e diplomazia
L’associazione della pietra con il potere dell’eloquenza risalirebbe al tempo di Elisabetta I d’Inghilterra, quando la regina tentò di sottrarre le terre del castello ai McCarthy, la famiglia che lo possedeva. L’inviato della sovrana, accolto con gentilezza, fu intrattenuto con lunghi discorsi affascinanti ma inconcludenti. Tornato a corte senza aver ottenuto nulla, riferì alla regina le “promesse vaghe” dell’ospite. Elisabetta pare abbia commentato con una frase secca: “This is all Blarney”, intendendo “tutte chiacchiere e nessun fatto”. Da lì, la parola “blarney” entrò nell’inglese con il significato di lusinga verbale o adulatoria, priva di sostanza.
L’origine della Pietra di Blarney è avvolta nel mistero. Alcuni credono che sia la Lia Fáil, la pietra dell’incoronazione dei re irlandesi. Altri la identificano con il cuscino biblico di Giacobbe, o con la Pietra di Ezel menzionata nell’Antico Testamento. C’è persino chi pensa che sia la stessa pietra colpita da Mosè nel deserto per far uscire l’acqua. Insomma, nessuno sa con certezza quale sia la vera origine del masso, ma tutte le storie che lo circondano contribuiscono a renderlo ancora più affascinante.
Una prova di coraggio (e un po’ di equilibrio)
Baciare la pietra, però, non è un gesto semplice come può sembrare. Non è poggiata a terra, né sistemata comodamente su un piedistallo. Si trova in alto, a quasi 30 metri di altezza, incastonata in una parte esterna della torre. Per baciarla, bisogna sdraiarsi sulla schiena, sporgersi all’indietro nel vuoto e allungare il busto nel vuoto, aggrappandosi a due sbarre di metallo.
Oggi, per fortuna, il personale del castello assiste i visitatori in questa acrobazia, ma in passato chi voleva il dono dell’eloquenza doveva calarsi a testa in giù, legato per i piedi. Il Blarney Castle, circondato da giardini rigogliosi e un’atmosfera incantata, è uno dei luoghi più suggestivi d’Irlanda, e il gesto del bacio – tra leggenda, turismo e un pizzico di superstizione – regala emozioni autentiche.