Vittime della tratta e prostituzione, Lodi: “Servono più posti nelle case rifugio. Da li ripartono i progetti di vita”
- Postato il 11 settembre 2025
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- Di Genova24
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“Sono grata all’Assessora Lodi per averci dato l’opportunità di portare in aula un tema Cosi delicato e necessario – ha commenttato la consigliera della Lista Salis Sara Tassara – Quello dello Sfruttamento della prostituzione è infatti un tema di cui si parla malvolentieri, forse perché tocca corde delicate, e scoperchia alcune delle debolezze della nostra società. Tutti sappiamo che molte donne vengono costrette con la violenza alla prostituzione, ma in pochissimi sanno come agire, soprattutto quando si tratta di Togliere le vittime dalle spire delle organizzazioni che le sfruttano e le rendono schiave di una vita senza via d’uscita. Parlarne oggi mi ha dato l’occasione di proporre una discussione più approfondita in una commissione tematica, e apprezzo davvero moltissimo l’impegno del Comune e dell’assessora su questo tema”.
“Non è il caso di fare un bilancio, ma dopo quasi 100 giorni, unendo i puntini è facile tracciare sin d’ora una nuova linea di indirizzo politico della nuova Giunta Salis e della maggioranza, nel segno della cura delle persone, del contrasto alle discriminazioni, del riconoscimento dei diritti delle persone. E questo è possibile farlo, lo abbiamo dimostrato, anche pur mantenendo e sostenendo i grandi eventi e le infrastrutture. Abbiamo contestato per 8 anni una sguardo che ignorava sempre e comunque le persone, focalizzandosi solo su alcuni punti. Noi abbiamo già dimostrato che è ben possibile avere anche attenzione alle persone, cura per le persone.”
“Questo documento è anche emblematico per una questione di approccio complessivo alla gestione, alla amministrazione della cosa pubblica – continua Edoardo Marangoni, Partito Democratico – tornare a raccogliere dati, elementi, vissuto delle persone che vivono la città, e poi metterli a sistema e poi diffonderli, è importantissimo ed è ciò che è mancato negli ultimi 8 anni , e in particolare da quando si è smesso di raccogliere Annuari e Statistiche. La narrazione della città di oggi non potrò quindi farla a mio piacere , non potrò parlare di una Genova meravigliosa se quella città non esiste oggi. Così come non potrò alimentare paure infondate. O ancora peggio,non potrò ignorare l’esistenza la pervicacia, la persistenza e la penetrazione nel tessuto sociale e dei quartieri di determinati fenomeni, per esempio quelli criminali. Fare raccolta di dati vuol dire contribuire a fare emergere il quadro , anche complesso e poliedrico, della realtà.”