Vittoria di gran classe: che impresa di Musetti
- Postato il 12 novembre 2025
- Sport
- Di Libero Quotidiano
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Vittoria di gran classe: che impresa di Musetti
Una vittoria da montagne russe, di quelle in cui sconfitta e trionfo si sfiorano, si guardano, quasi si toccano. Lorenzo Musetti ha scritto una delle pagine più intense della sua carriera battendo in rimonta Alex De Minaur con il punteggio di 7-5 3-6 7-5, al termine di quasi tre ore di battaglia e di tennis vibrante. Un successo che tiene viva la corsa alla qualificazione alle Nitto ATP Finals di Torino e rimette in gioco anche la lotta per il numero uno del mondo, con la sfida di giovedì contro Carlos Alcaraz che promette scintille e significati doppi: accesso in semifinale e, chissà, incroci di ranking mondiali.
Musetti ha vinto una partita che sembrava perduta. Dopo un ottimo avvio, si è ritrovato a rincorrere nel terzo set, con De Minaur avanti 5-4 e pronto a servire per il match. In quel momento, quando le gambe tremavano e la lucidità sembrava sul punto di svanire, il toscano ha tirato fuori due punti dei suoi, di tocco e coraggio, rovesciando completamente l’inerzia. Da lì in avanti solo cuore e tennis puro: break, servizio tenuto con autorità e un ultimo game chiuso con la forza dei più forti, scrivendo “Fino alla fine” sulla telecamera.
ESPERIENZA
La giornata torinese si era già aperta con un sorriso azzurro grande così. Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno centrato una storica semifinale, la prima di sempre per una coppia italiana alle ATP Finals. Il successo, netto e meritato, contro Granollers e Zeballos – 7-6(4) 6-4 – suggella un percorso perfetto: due vittorie su due e qualificazione già in tasca. La loro intesa, affinata punto dopo punto, è la chiave di un duo che mescola l’esperienza e la visione di Bolelli con l’energia e la personalità di Vavassori. «Guardiamo partita dopo partita – ha raccontato Andrea – ma l’energia di questi giorni è speciale». Torino li applaude, e con loro applaude un movimento che cresce e si consolida in ogni specialità.
In serata, è tornato a prendersi la scena Carlos Alcaraz, che ha superato Taylor Fritz per 6-7 7-5 6-3 al termine di una partita spettacolare. Due set di tensione e ritmo altissimo, poi lo spagnolo ha cambiato marcia: baricentro avanzato, variazioni improvvise e quel dritto esplosivo che resta il suo marchio di fabbrica. Fritz ha servito con percentuali altissime, ma nei momenti decisivi Alcaraz ha imposto la sua legge: coraggio, istinto e la capacità di inventare angoli che solo lui sembra vedere. Con questa vittoria, il murciano si è garantito la possibilità concreta di chiudere l’anno da numero uno del mondo: gli manca un solo passo per blindare il primato di fine stagione. Per Jannik Sinner, che sogna l’impresa, resta una sola combinazione: vincere le Finals da imbattuto e sperare che Alcaraz non arrivi all’ultimo atto. È difficile, quasi impossibile, ma finché c’è una palla da colpire, nulla è precluso.
Nel pomeriggio, mentre Alcaraz preparava la sua vittoria e Musetti riscriveva la serata, Jannik Sinner ha lavorato con metodo allo Sporting – Circolo della Stampa. Sessione intensa e silenziosa, divisa in tre blocchi: scambi ad alta velocità con il giovane Maxime Mrva, esercizi mirati su servizio e dritto, poi lavoro a rete sotto lo sguardo di Simone Vagnozzi e Darren Cahill. In chiusura, un confronto tecnico con lo sparring e qualche consiglio dispensato con la calma di chi sa di essere nel posto giusto. Domani lo attende Alexander Zverev, match che potrebbe già garantirgli il pass per le semifinali. Il grande obiettivo – chiudere l’anno da numero uno – resta lì, difficile ma a portata di mano.