“Volevo solo dormire, invece ho avuto visioni del paradiso. Ho partecipato ad una festa nel cielo con gli angeli”: l’esperienza ai limiti della morte di Madison Baker

Voleva solo dormire. Invece, si è ritrovata con la vista che svaniva, il cuore in fuga, e una lunga tavolata nel cielo davanti agli occhi. Persone sconosciute che brindavano come in festa, con volti umani ma tratti angelici. Una luce intensa, bianca, pulsante. E poi un senso di pace improvvisa, come se il corpo non le appartenesse più. Madison Baker, 30 anni, di Dallas, era convinta di star morendo. E’ stata lei stessa a raccontare quanto accaduto in un video virale su TikTok e in un’intervista al Daily Mail, ripercorrendo quella drammatica esperienza: dopo aver assunto una caramella gommosa al Delta-8 THC per combattere l’insonnia, ha avuto una reazione così violenta da finire in ospedale, dove afferma di aver avuto una visione del paradiso.

I fatti

Madison soffriva di insonnia dal 2017. Dopo aver provato senza successo farmaci e rimedi di ogni tipo, alla fine del 2022 la madre le aveva fatto scoprire delle caramelle gommose al Delta-8, un composto della cannabis che produce un leggero effetto psicoattivo. “Ero super entusiasta di aver trovato qualcosa che funzionava“, ha raccontato. Poco prima del Capodanno 2023, rimasta senza le sue solite caramelle, si è recata in un dispensario locale, acquistando sia la marca consigliata dalla madre sia una nuova varietà specifica per il sonno. Alle 21:00 di quella sera, ha mangiato una delle nuove caramelle e si è messa a letto. Meno di un’ora dopo, l’inferno. La donna, che soffre fin dalla nascita di un’aritmia cardiaca anomala, ha sentito il cuore accelerare a dismisura, scatenando un violento attacco di panico. “Stavo boccheggiando, mi sentivo stordita e camminavo avanti e indietro per la stanza perché non riuscivo a respirare e mi sentivo come se stessi morendo“, ha raccontato. Si è trascinata fino alla camera della madre e insieme sono corse in ospedale: “Ero in maglietta, senza riuscire nemmeno a mettere i pantaloni. Ho aperto il finestrino dell’auto mentre mia madre mi portava all’ospedale e cercavo aria. Volevo uscire dal mio corpo“.

Le “visioni del paradiso”

All’arrivo in ospedale, Madison ha perso la vista e ha iniziato ad avere le convulsioni. I medici, temendo un infarto, l’hanno immediatamente sottoposta a un elettrocardiogramma. È in quel momento, mentre scivolava dentro e fuori dalla coscienza, che ha vissuto la sua esperienza di pre-morte (NDE). “Vedo queste visioni di un’enorme festa in quello che sembra il cielo, ed è una lunga tavola con tutto questo cibo”, ha descritto. “Le persone brindano e festeggiano; persone che non riconosco. Sembravano umani, ma in forma angelica“. E ha aggiunto: “Tra queste visioni, vedevo la tipica luce brillante di cui si sente parlare. Non avevo mai visto o sperimentato nulla del genere”.

I rischi del Delta-8 e la spiegazione medica

Mentre Madison viveva queste visioni, i medici hanno escluso l’infarto e, dopo averla attaccata a una flebo, sono riusciti a stabilizzarla. La donna ha poi ammesso che, a posteriori, non stava “realmente morendo”, ma ritiene di aver avuto un gravissimo attacco di panico scatenato dalla tachicardia. Tuttavia, sostiene con forza che le visioni del paradiso fossero reali. La sua esperienza accende i riflettori sui pericoli del Delta-8 THC. Poiché in natura si trova in quantità minime, la maggior parte dei prodotti in commercio è sintetica e non regolamentata, con dosi e contenuti inaffidabili. È noto che il THC può aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, mettendo a dura prova il cuore, specialmente in soggetti vulnerabili come Madison. La FDA ha ricevuto oltre 100 segnalazioni di eventi avversi legati al Delta-8 tra il 2020 e il 2022: i rischi, dicono gli esperti, aumentano in soggetti vulnerabili o con patologie pregresse. Tuttavia, la diffusione di questi prodotti in molti Stati americani continua a crescere, grazie anche alla parziale legalità e alla facile reperibilità. Anche le NDE sono oggetto di studio: ricercatori come il dottor Jeffrey Long, che ha analizzato oltre 5.000 casi, notano somiglianze sorprendenti. Le teorie scientifiche ipotizzano che la sensazione del “tunnel di luce” possa derivare da una deprivazione di ossigeno che causa segnali anomali nella corteccia visiva.

Come spesso accade nei casi di NDE, anche Baker racconta di un prima e un dopo: “Non posso dire che volevo morire. Ma in quel momento, tra paura e visioni, ho avuto la sensazione di essere arrivata alla fine. E ho provato una strana pace“. Lei oggi sta bene, ma ha scelto di raccontare la sua storia per mettere in guardia altri consumatori: “Non sto dicendo che questi prodotti siano sempre pericolosi”, ha precisato. “Ma ognuno ha un corpo diverso, una storia clinica diversa. E non possiamo trattare queste sostanze come se fossero gomme alla menta”.

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Il Fatto Quotidiano

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