Volontari a supporto del 118, molte postazioni scoperte
- Postato il 26 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Volontari a supporto del 118, molte postazioni scoperte
COSENZA – Un milione e mezzo di euro per due mesi di servizio: è quanto costano le postazioni di soccorso 118 gestite dalle associazioni di volontari della Calabria. Postazioni che, stando alla distribuzione disposta dall’Asp di Cosenza, restano in gran parte scoperte. Undici le associazioni per 63 postazioni di soccorso, 33 al momento senza ambulanza. E questo perché molte delle associazioni hanno inviato richieste multiple, nonostante ancora non siano state perfezionati gli accreditamenti. E così il sistema di ambulanze private, alla fine di luglio, resta in gran parte “non assegnato”.
La più colpita è Reggio Calabria: su 19 postazioni soltanto 2 sono in servizio. Cosenza ne ha scoperte 4 su 23 totali, Crotone una soltanto su cinque totali, Catanzaro sette su undici totali e Vibo che ne ha solo una attiva su cinque. In totale, dunque, le assegnazioni alle associazioni di volontari per la gestione a supporto del 118 regionale sono 28, le restanti andranno man mano riempite con la chiusura degli accreditamenti. In altre parole, diverse associazioni avrebbero fatto richiesta per più postazioni ma, al momento, possono essere assegnate soltanto quelle già autorizzate. E così in un clima di generale difficoltà estiva da parte del soccorso regionale anche le postazioni a supporto rischiano di restare scatole vuote. Nel frattempo, non si placa la polemica tra maggioranza e opposizione sullo stato del 118 calabrese.
LA DENUNCIA DEL PD
Emblematico, secondo i Dem, quanto accaduto a Catanzaro. «Il Suem, nato per garantire interventi entro 8 minuti in ambito urbano e 20 minuti in ambito extraurbano, è ormai un ricordo. Oggi le Pet sono composte quasi esclusivamente da un infermiere e un autista, quando non si riducono al solo autista. La verità è che il servizio di emergenza-urgenza calabrese è stato smantellato, non riformato. E i numeri sbandierati non corrispondono all’esperienza quotidiana di chi attende un’ambulanza per 45, 50 o addirittura 60 minuti, anche in codice rosso. L’ultimo episodio, accaduto a Catanzaro, conferma tragicamente quanto denunciamo da tempo: una donna, coinvolta in un grave incidente stradale in via Lucrezia della Valle, è rimasta a terra per 40 lunghi minuti in attesa di soccorsi. Ad accompagnarla in ospedale è stata poi un’ambulanza arrivata, peraltro, senza alcun medico a bordo. Una scena inaccettabile che certifica il fallimento dell’attuale gestione del 118 e che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche se non fosse stato per il provvidenziale intervento di un professionista di passaggio».
Il Quotidiano del Sud.
Volontari a supporto del 118, molte postazioni scoperte