Volontari di Osa e Pai: “A Finalborgo e Varazze ennesimi abbattimenti di alberi con nidi tra i rami”
- Postato il 5 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Finale Ligure – Varazze. “Nel pieno della stagione riproduttiva, alberi abbattuti a Varazze e Finalborgo – denunciano i volontari dell’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e del Partito Animalista Italiano (PAI) – L’ennesimo scempio autorizzato”.
E proseguono: “Qual è il momento migliore per potare o abbattere gli alberi? A quanto pare, quando ci sono i nidi. È questa l’assurda “logica” che sembra guidare ancora oggi molte amministrazioni comunali, e privati, siamo profondamente amareggiati per l’ennesimo intervento di taglio avvenuto nei giorni scorsi a Varazze e a Finalborgo. Nel primo caso, le vittime sono stati diversi pini secolari dell’ex Eden, nel secondo alcuni lecci in via Fiume. E purtroppo, altri abbattimenti sono già stati annunciati”.
“Perché non si è intervenuti in inverno, quando i nidi non sono presenti? Perché non si è prima verificata la reale necessità dei tagli e accertata l’assenza di fauna nidificante, come la legge e il buon senso impongono? In un momento storico segnato da emergenze ambientali e cambiamenti climatici sempre più gravi, ci si aspetterebbe da parte delle istituzioni una gestione più responsabile del verde urbano, fondamentale per assorbire CO₂, regolare le temperature e tutelare la biodiversità. E invece si continua a rimuovere alberi come fossero ostacoli da eliminare, per fare spazio ad asfalto, cemento o “riqualificazioni” che spesso ignorano l’ambiente. Anche quando si promette di “piantare nuovi alberi”, la verità è che ci vorranno decenni prima che producano ossigeno e ombra quanto quelli abbattuti oggi. Un danno ambientale profondo e duraturo”.
“OSA e PAI chiamano in causa la Regione Liguria, i suoi assessorati “competenti”, sempre presenti quando si tratta di autorizzare abbattimenti di cinghiali, cormorani e, prossimamente, lupi, ma drammaticamente silenziosi quando si tratta di emanare norme chiare e vincolanti a tutela del verde e della fauna selvatica. Servono subito norme regionali più precise, più restrittive e con sanzioni maggiori, che proteggano gli alberi cittadini e vietino espressamente potature e abbattimenti nei periodi di nidificazione. Basta con la distruzione sistematica del nostro patrimonio naturale sotto gli occhi indifferenti della politica. Perché un nido distrutto è una vita spazzata via.
E un albero abbattuto è un pezzo di futuro che scompare”.