Volontariato e parrocchia: così Signorini e Spinelli sperano di evitare i domiciliari dopo i patteggiamenti per corruzione
- Postato il 19 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. L’ex presidente del porto di Genova Paolo Emilio Signorini sta facendo attività di volontariato in un’associazione, non frequenta pregiudicati e non ha più ovviamente alcun rapporto con l’amico Aldo Spinelli né con Giovanni Toti (che dopo il patteggiamento sta svolgendo il lavori di pubblica utilità presso la Lilt per scontare la pena di 2 anni e 3 mesi convertita appunto in lavori socialmente utili).
Con questi presupposti ha presentato richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali attraverso i suoi avvocati Enrico e Mario Scopesi al tribunale di sorveglianza per evitare di scontare la pena di 3 anni e 5 mesi ai domiciliari. L’udienza non è ancora stata fissata e i tempi in questo caso sono sempre piuttosto lunghi.
La stessa richiesta è stata presentata dall’imprenditore Aldo Spinelli attraverso i suoi legali Alessandro Vaccaro e Andrea Vernazza. Spinelli è intenzionato – fanno sapere i suoi legali – a svolgere attività di volontariato in parrocchia. Anche per lui il via libera all’affidamento in prova arriverà probabilmente fra diversi mesi.
E le prescrizioni saranno simili a quelle di Signorini: i divieti, oltre ovviamente a quello di non commettere nuovi reati, riguarderanno il diniego di recarsi all’estero (e per questo i viaggi al casinò di Montecarlo di Spinelli probabilmente diventeranno un miraggio), e quello di frequentare pregiudicati. Tra le prescrizioni per entrambi ci potrebbero essere delle limitazioni alle uscite serali.
Ricordiamo che Aldo Spinelli, dopo il patteggiamento di dicembre a tre anni e due mesi di pena, aveva tentato il ricorso in Cassazione che tuttavia era stato respinto.