Weinstein insiste sulla sua innocenza. La giuria delibera

  • Postato il 6 giugno 2025
  • Di Agi.it
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Weinstein insiste sulla sua innocenza. La giuria delibera

AGI - L'ex produttore cinematografico e re di Hollywood Harvey Weinstein ha ribadito di non aver mai commesso alcun reato in un'intervista trasmessa oggi, mentre la giuria inizia il secondo giorno di deliberazioni per raggiungere un verdetto nel processo a suo carico di New York per aggressione sessuale e stupro.

"Mi pento di aver messo la mia famiglia in questa situazione, di aver messo mia moglie in questa situazione e di aver commesso atti immorali (...) ma non ho mai commesso atti illegali o criminali", ha affermato in un'intervista telefonica trasmessa da Fox5NY. Ricoverato durante il processo in un ospedale di New York, Harvey Weinstein, 73 anni, ha rifiutato di testimoniare durante il procedimento, su richiesta dei suoi avvocati. Nell'intervista ha anche accusato le tre presunte vittime di essere motivate dal denaro, una teoria già avanzata dai suoi avvocati, che hanno respinto con vigore.

Accuse e testimonianze

Dalla sua caduta nel 2017, Harvey Weinstein è stato accusato da più di 80 donne di molestie, aggressione sessuale o stupro, tra cui le attrici Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Ashley Judd. Non ha mai ammesso alcuna aggressione, facendo sempre riferimento a rapporti consensuali. L'intervista è andata in onda stamattina, mentre i 12 giurati iniziavano il secondo giorno di deliberazioni in un'aula di tribunale di New York, per cercare un verdetto, più di sette anni dopo l'inizio di questo caso emblematico del movimento #metoo.

Decisione della giuria

Dopo sei settimane di dibattito, la giuria dovrà decidere all'unanimità se Harvey Weinstein sia colpevole di aver aggredito sessualmente l'ex assistente di produzione Miriam Haley nel 2006 e l'ex modella Kaja Sokola nello stesso anno, costringendole a subire sesso orale, e di aver violentato l'aspirante attrice Jessica Mann nel 2013. Le tre donne hanno testimoniato per diversi giorni per descrivere come Harvey Weinstein le avesse costrette a una relazione sessuale dopo averle attirate nel suo appartamento o in una stanza d'albergo a New York. Ieri mattina i giurati si sono ritirati per deliberare a porte chiuse. Alla fine della giornata hanno annunciato che avrebbero voluto riesaminare parte della testimonianza di due presunte vittime, Kaja Sokola e Jessica Mann. Poi è iniziata la lettura delle testimonianze, alla loro presenza in aula.

Condanna e appello

Il fondatore della Miramax Studios, produttore di film cult come "Pulp Fiction" e di innumerevoli successi ("Sesso, bugie e videotape", "Shakespeare in Love"), è stato condannato nel 2020 a 23 anni di carcere per i crimini contro Miriam Haley e Jessica Mann, durante un processo clamoroso che all'epoca simboleggiava la vittoria del movimento #MeToo contro la violenza sessuale. Ma l'anno scorso la corte d'appello di New York ha annullato l'intero processo perché altre presunte vittime hanno potuto testimoniare all'udienza e raccontare aggressioni di cui Harvey Weinstein non era stato accusato. Il processo è stato ripreso da metà aprile presso la Corte penale di Manhattan. Si è concentrato anche sulla presunta violenza sessuale ai danni di Kaja Sokola nel 2006, fatti che sono stati processati per la prima volta in un procedimento penale.

Condizioni di salute

Indebolito da numerosi problemi di salute e ancora detenuto in California per un'altra condanna per reati sessuali, Harvey Weinstein si presentava ogni giorno in tribunale su una sedia a rotelle.

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Autore
Agi.it

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