West Nile, secondo caso nel Foggiano: infetto un altro cavallo
- Postato il 13 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
West Nile, secondo caso nel Foggiano: infetto un altro cavallo
West Nile nel Foggiano: un altro cavallo infetto, confermato il secondo caso. Le autorità rassicurano: nessun rischio per gli alimenti.
FOGGIA – Un nuovo caso di West Nile virus è stato confermato nel Foggiano, a distanza di meno di due settimane dal primo focolaio. Il Centro di referenza nazionale per le malattie esotiche (Cesme), presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) dell’Abruzzo e del Molise, ha ufficializzato l’infezione di un cavallo a Foggia città. Il precedente caso risale al 31 luglio scorso a Siponto, nel comune di Manfredonia.
Immediata la risposta dell’ASL Foggia, che ha attivato tutte le procedure previste dal Piano Nazionale di Sorveglianza della West Nile Disease, su indicazione del ministero della Salute. In campo sono scesi i servizi veterinari delle aree A e C, impegnati in un monitoraggio continuo e su tre fronti: entomologico, sugli equidi e sull’avifauna selvatica. È stata inoltre inviata una comunicazione agli Ambiti Territoriali di Caccia e una circolare ai sindaci della provincia con raccomandazioni su interventi di disinfestazione e pulizia delle aree verdi, fondamentali per contenere la diffusione del virus.
West Nile, secondo caso di un cavallo nel Foggiano: controlli sanitari in corso
Parallelamente, il Servizio Veterinario Sanità Animale ha disposto controlli sanitari per tutti i cavalli presenti nelle zone colpite. L’obiettivo? Individuare tempestivamente eventuali nuove positività. «La situazione è sotto stretto controllo», spiega Antonio Contessa, direttore del Servizio Igiene e Assistenza Veterinaria Area A. «L’infezione West Nile viene trasmessa principalmente dalle zanzare come vettori e ha come serbatoi naturali gli uccelli». «Cavalli e uomini – spiega – sono ospiti a fondo cieco o ospiti accidentali. Questo significa che il virus non replica nel loro organismo a livelli sufficientemente elevati da essere trasmessi ad altre zanzare».
Gli alimenti
Contessa aggiunge un punto fondamentale per la popolazione: «Il virus non si trasmette da persona a persona, né tramite il contatto diretto. Inoltre, non può contaminare gli alimenti: latte, derivati e carne restano sicuri per il consumo». Le autorità sanitarie ribadiscono l’importanza di seguire le indicazioni preventive e continueranno a monitorare con rigore la situazione per evitare la diffusione del virus.
Il Quotidiano del Sud.
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