WhatsApp, in poche mosse puoi subito scoprire se qualcuno ti ha veramente bloccato
- Postato il 20 agosto 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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WhatsApp, ecco come scoprire rapidamente se un contatto ti ha bloccato. È semplice e può rivelarsi davveromolto utile.
WhatsApp continua a essere uno degli strumenti di comunicazione più utilizzati a livello globale, con oltre 2 miliardi di utenti attivi. Fondata ormai 15 anni fa e parte integrante del gruppo Meta, l’app si conferma indispensabile per restare in contatto con amici, familiari e colleghi, offrendo funzionalità che vanno dalla messaggistica istantanea alle chiamate e videochiamate crittografate end-to-end, garanzia di sicurezza e privacy per gli utenti.
WhatsApp: come capire se un contatto ti ha bloccato
Tra le funzioni più apprezzate dagli utenti c’è la possibilità di bloccare un contatto indesiderato, impedendogli di inviare messaggi, effettuare chiamate o vedere informazioni come l’ultimo accesso e l’immagine del profilo. Ma come fare per capire se siamo stati bloccati da qualcuno?
Il primo passo consiste nel controllare la chat del contatto sospetto. Se non compare più la sua immagine del profilo né è visibile il suo ultimo stato, è molto probabile che il contatto ci abbia bloccati. Questa assenza di informazioni è uno dei segnali più evidenti, considerando che WhatsApp normalmente mostra questi dettagli a meno che non siano nascosti per impostazioni di privacy o blocco.
Un altro indicatore importante riguarda la presenza delle spunte accanto ai messaggi inviati. Quando si invia un messaggio, la singola spunta indica che il messaggio è stato inviato ma non consegnato al destinatario. Se per un lungo periodo rimane visibile una sola spunta, ciò suggerisce che il contatto ha bloccato l’utente, impedendo la consegna dei messaggi e quindi qualsiasi tipo di interazione fino a un eventuale sblocco.

Per bloccare un utente è sufficiente accedere alla chat interessata, toccare il menu “Altro” in alto a destra e selezionare “Blocca”. Questa operazione limita l’interazione del contatto bloccato, che non potrà più inviare messaggi, chiamare, né visualizzare aggiornamenti di stato o foto profilo. Questa funzione è uno strumento essenziale per tutelare la propria privacy e gestire i rapporti digitali.
WhatsApp, di proprietà di Meta Platforms, vanta un sistema di crittografia end-to-end che protegge messaggi e chiamate, garantendo che solo mittente e destinatario possano leggere o ascoltare i contenuti scambiati. Neanche la stessa WhatsApp ha accesso a tali dati, una caratteristica che rende l’app una delle più sicure nel panorama della messaggistica istantanea.
Meta, la società madre di WhatsApp, investe costantemente in innovazioni tecnologiche per migliorare sicurezza e affidabilità. Nel 2025, ad esempio, ha annunciato la costruzione di Waterworth, il cavo sottomarino in fibra ottica più lungo del mondo, progettato per potenziare la connettività globale e rendere ancora più efficienti i servizi di rete, incluso WhatsApp.
L’evoluzione di WhatsApp nell’ecosistema Meta
Dal momento dell’acquisizione da parte di Facebook (oggi Meta) nel 2014, WhatsApp ha visto un continuo sviluppo delle sue funzionalità, integrandosi con altri servizi come Messenger e Instagram. Meta si distingue per un’attenzione particolare alla privacy e alla user experience, e l’app di messaggistica non fa eccezione, offrendo strumenti avanzati per la gestione dei contatti e la protezione dei dati personali.
Grazie a queste caratteristiche, WhatsApp si conferma una piattaforma affidabile e sicura, apprezzata da un pubblico variegato che spazia dagli utenti privati alle aziende, attraverso la versione WhatsApp Business, che permette di gestire comunicazioni commerciali in modo semplice e diretto.
Con oltre 69.000 dipendenti nel 2024 e un fatturato di quasi 135 miliardi di dollari nel 2023, Meta continua a guidare il settore tecnologico globale, puntando su innovazioni che migliorano ogni giorno l’esperienza di miliardi di utenti in tutto il mondo.
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