Wimbledon, Sinner sogna di cancellare due incubi in un colpo solo. I rivali: Alcaraz favorito, ma non è l’unica insidia

  • Postato il 27 giugno 2025
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Riscattare la delusione del Roland Garros, cancellare quei tre match point consecutivi sprecati, quei due set di vantaggio volati via. Wimbledon è tutto questo per Jannik Sinner. I Championships – al via lunedì 30 giugno fino a domenica 13 luglio – si configurano come un’occasione per azzerare tutto, ritrovare il giusto equilibrio, zittire coloro che sono stati subito pronti a parlare di crisi, soprattutto dopo la sconfitta ad Halle contro Bublik. Il numero 1 del mondo va a caccia della rivalsa nel torneo più importante del mondo, anche per dare un colpo di spugna a quanto accaduto un anno fa, quando nei quarti di finale contro Medvedev si manifestò il picco di quel malessere scaturito dal caso Clostebol. In palio c’è una nuova pagina storica (il primo italiano a trionfare a Church Road) e un nuovo allungo nel ranking mondiale. Dopo quello che è andato in scena al Roland Garros, tutti attendono una nuova sfida finale tra Sinner e Carlos Alcaraz. Magari migliore, grazie anche al fascino secolare e alle tradizioni che Wimbledon porta con sé. Lo spagnolo arriva a Londra da favorito, e non solo per l’esito al Roland Garros. È bis-campione in carica, viene dalla vittoria nel 500 del Queen’s e negli ultimi cinque incroci contro l’azzurro ha sempre vinto. Attenzione però, perché l’unico precedente tra i due a Wimbledon è stato vinto dall’altoatesino (ottavi di finale, edizione 2022). Per Alcaraz i Championships sono un crocevia fondamentale nel suo obiettivo di tornare leader della classifica mondiale.

Sono in tanti a considerare una finale tra Sinner e lo spagnolo qualcosa di inevitabile, anche se le insidie per entrambi non mancheranno. Il primo che cercherà di spezzare questa prospettiva è Novak Djokovic. Il Roland Garros ha rinvigorito le quotazioni del serbo, dando certezze che sembravano ormai perdute. Gli Slam sono l’unico terreno dove ancora Nole riesce a trovare le motivazioni giuste, e l’erba può essere un grande alleato. Nessuno infatti sul circuito conosce i segreti del campo Centrale come Djokovic, vittorioso sette volte e alla caccia dell’aggancio a Roger Federer nella speciale classifica dei Championships. L’ennesimo assalto al record solitario di 25 Slam, per staccare finalmente Margaret Court.

In quarta posizione in un’ideale griglia di partenza c’è Lorenzo Musetti. Sull’azzurro c’è grandissima attesa. L’esigente pubblico dei Championships ha imparato ad ammirarlo dopo il penultimo atto raggiunto un anno fa, Musetti arriva a questo appuntamento con tre obiettivi in testa: conquistare la top 5, dare una spallata decisiva alla qualificazione alle Atp Finals di Torino, alzare il primo titolo Slam. L’esplosione avuta negli ultimi mesi ha dimostrato che il carrarino è ormai pronto per ambire a un Major. Certo, Sinner e Alcaraz sono ancora un gradino sopra, ma l’impresa non è impossibile. Un tempo superficie vissuta con indisponenza, l’erba dal 2024 ha assunto un nuovo sapore per Musetti, esaltando tutto il suo repertorio. E i miglioramenti avuti nell’ultimo anno, soprattutto al servizio, non possono che aumentare l’ottimismo della vigilia. C’è solo un’unica ombra: come avrà recuperato dall’infortunio di Parigi?

Capitolo outsider. I nomi non mancano. Pronti ad approfittare di qualsiasi occasione, vogliosi di piazzare l’exploit più prestigioso del mondo. In primis c’è Alexander Zverev. Il tedesco è il numero 3 del mondo, ma non è il terzo favorito del torneo. Tra Stoccarda e Halle sono arrivate altre due delusioni di questa stagione, in finale contro Taylor Fritz e in semifinale contro Daniil Medvedev. Due sconfitte che fanno male, rafforzando quella spirale negativa che ha preso inizio all’Australian Open. A Londra poi il tedesco non ha mai trovato grande fortuna. Basti pensare che i suoi migliori risultati sono stati gli ottavi di finale, raggiunti nel 2017, 2021 e 2024. Chi invece nutre speranze sono Jack Draper e Fritz. Due giocatori che hanno sempre avuto un ottimo feeling sul verde. L’americano, in particolare, vuole approfittare della finestra sull’erba per dare una scossa a un 2025 fin qui in deludente. E un primo segnale è arrivato proprio nel 250 di Stoccarda, dove ha ottenuto il primo titolo dell’anno. E Holger Rune e Ben Shelton? Impossibile non considerarli nel gruppo dei giocatori da tenere sott’occhio. Possono esplodere in qualsiasi momento, ma su di loro, per il momento, i dubbi sovrastano le aspettative.

Tra tutti gli outsider in tabellone, nessuno però in questo momento sembra essere insidioso come Alexander Bublik. Il kazako è “solo” al numero 30 del mondo ma il ranking non inquadra il suo stato di forma attuale. Bublik infatti sta giocando da top 10 mondiale. I quarti del Roland Garros e il successo nel 500 di Halle (in cui ha superato, oltre a Sinner, anche la sua bestia nera Medvedev) hanno consegnato un tennista nuovo, ambizioso, intenzionato a dare concretezza a tutto il talento di cui è sempre stato disposto. In più, l’erba è la superficie che più di ogni altra sa esaltare le sue variazioni, i suoi giochi di prestigio, l’imprevedibilità del suo gioco. Insomma, sarà una mina vagante di difficile gestione per chiunque, Sinner e Alcaraz compresi.

Altri italiani – Non ci sono solo Sinner e Musetti ovviamente. Il gruppo azzurro a Londra è numeroso e vanta diversi protagonisti in cerca di riscatto. Il primo della lista è Matteo Berrettini, finalista nel 2021 e bloccato nuovamente dai problemi fisici che gli hanno impedito di prendere parte agli Internazionali d’Italia e al Roland Garros. Il romano proverà a ripartire ancora una volta, e per farlo ha scelto di puntare tutto sui Championships, dove il suo tennis può esaltarsi. Curiosità c’è pure intorno a Flavio Cobolli, in grandissima crescita negli ultimi mesi e sempre più vicino alla top 20 mondiale. Oltre a loro saranno presenti Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Luciano Darderi, Mattia Bellucci, Luca Nardi e Fabio Fognini.

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