Zero day, quando una serie tv diventa realtà

  • Postato il 29 aprile 2025
  • Di Panorama
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Lunedì 28 aprile, poco dopo mezzogiorno, la normalità si è interrotta improvvisamente tra Spagna, Portogallo e parte del sud della Francia. Semafori spenti, ospedali in emergenza, metropolitane ferme, linee ferroviarie paralizzate, e comunicazioni ridotte al silenzio. Un blackout su larga scala ha messo in crisi interi settori strategici, evocando – fin troppo da vicino – le scene apocalittiche di Zero Day, la serie uscita il 20 febbraio targata Netflix.

Il blackout in Spagna sembra uscito da “Zero Day”

La serie, creata da Eric Newman, Noah Oppenheim e Michael Schmidt, con la regia di Lesli Linka Glatter e un intenso Robert De Niro nel ruolo principale, mette in scena un’America devastata da un attacco informatico. In sei episodi, Zero Day racconta le conseguenze di un blackout totale causato da un cyberattacco di tipo “zero-day” – una falla nella sicurezza informatica sconosciuta persino ai produttori del software, quindi impossibile da prevenire. Nella serie, oltre 4.000 morti, infrastrutture in ginocchio, istituzioni paralizzate.

Nel cuore della crisi, la Casa Bianca richiama in servizio l’ex presidente George Mullen (De Niro per la prima volta in una serie tv), ritiratosi dopo un solo mandato. Tocca a lui guidare una task force per individuare i responsabili, mentre nel Paese cresce la tensione: politici che cercano un capro espiatorio straniero, influencer complottisti che cavalcano il panico, e un’opinione pubblica divisa e disorientata.

Zero Day esplora anche temi più profondi: l’erosione della fiducia pubblica, le derive estremiste della politica, le fragilità personali, i conflitti familiari, fino al sospetto sulle capacità cognitive dello stesso Mullen. È una serie che riflette sulle nostre dipendenze digitali e sulla vulnerabilità di sistemi complessi in un mondo interconnesso.

Fino a ieri, tutto questo sembrava solo fiction. Poi il blackout. Sebbene non ci siano state vittime – a differenza della serie – le somiglianze sono inquietanti. Anche nella realtà, i governi spagnolo e portoghese hanno convocato riunioni d’urgenza, mentre ospedali e infrastrutture si sono affidati ai generatori. I disagi sono stati significativi, ma non apocalittici. Eppure, l’episodio ha fatto riflettere su quanto sia sottile la linea tra un incidente tecnico e una crisi sistemica.

Zero Day lancia un messaggio chiaro: l’imprevedibilità è la vera arma del nostro tempo. E se la serie ci mostra un’America sull’orlo del collasso, il blackout europeo ci ricorda che non serve molto per mettere in crisi anche le società più avanzate.

Cast

Accanto a Robert De Niro nei panni di George Mullen, la miniserie vede un cast di alto livello, tra cui Angela Bassett (Black Panther) nel ruolo del Presidente Evelyn Mitchell, attuale leader degli Stati Uniti, e Dan Stevens (Downton Abbey) come Evan Green, un conduttore di talk show di destra che racconta le tragiche conseguenze dell’attacco informatico. Matthew Modine (Full Metal Jacket) interpreta Richard Dreyer, presidente della Camera e politico esperto, mentre Bill Clamp (Joker) è Jeremy Lasch, direttore della CIA e stretto alleato del presidente Mitchell. Jesse Plemons (Breaking Bad) veste i panni di Roger Carlson, un uomo d’affari senza scrupoli.

Il cast include anche Lizzy Caplan (Masters of Sex) come Alexandra Mullen, figlia di George Mullen e deputata di New York, Joan Allen (Room) nel ruolo di Sheila Mullen, la moglie del presidente, e Connie Britton (Nashville) nel ruolo di Valerie Whitesell, ex amante e capo dello staff di Mullen. Completano il cast McKinley Belcher III (Marriage Story) come Carl Otieno, un burocrate leale, Clark Gregg (Avengers) nei panni di Robert Mercer, un miliardario manipolatore, Mozhan Marnò (The Blacklist) come Melissa Kornblau, ex addetta stampa di Mullen, e Jay Klaitz (A Little Help) come Tim Pennington, esperto di guerra informatica.

Autore
Panorama

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