Zvanì – Il romanzo famigliare di Giovanni Pascoli: il film sul poeta

  • Postato il 27 settembre 2025
  • Di Panorama
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Dentro il mondo di Giovanni Pascoli, tra i suoi versi, tra traumi, malinconie e sorrisi, tra le pieghe del rapporto di amore e condizionamenti con le sorelle. Zvanì – Il romanzo famigliare di Giovanni Pascoli, dal 2 ottobre al cinema distribuito da Academy Two (e prossimamente su Rai 1), pur snodandosi con un impianto classico, toglie l’odor di naftalina dalla biografia del poeta romagnolo.

Giuseppe Piccioni, che dirige sulla sceneggiatura sensibile di Sandro Petraglia (scritta in collaborazione con Lorenzo Bagnatori ed Eleonora Bordi), ci consegna un Pascoli vicino a noi, molto più famigliare dei ricordi di scuola. Merito anche dell’interpretazione calda di Federico Cesari, già protagonista della serie tv Netflix Tutto chiede salvezza. Lui è Zvanì anche per noi: così Giovanni Pascoli era chiamato dalle sorelle Ida e Maria, interpretate rispettivamente da Liliana Bottone e Benedetta Porcaroli.
Nel cast anche Sandra Ceccarelli, Riccardo Scamarcio e Margherita Buy.

Zvanì – Il romanzo famigliare di Giovanni Pascoli: il film sul poeta
Benedetta Porcaroli e Liliana Bottone (Foto: Academy Two)

Il film, prodotto da Rai Fiction e Memo film, si concentra soprattutto sugli anni giovanili, che inquadrano un Giovanni Pascoli studente promettente e allegro, seppur indelebilmente segnato dall’omicidio impunito del padre, quando, il 10 agosto 1867, la celebre “cavallina storna” portò “colui che non ritorna”. E poi eccolo professore, prima a Matera, quindi cullato dai primi successi letterari.

Intanto, seguendo le sue orme, incontriamo il professor Giosuè Carducci (interpretato da Davide Lorino), un giovane Andrea Costa (Valerio Di Benedetto), fondatore della Federazione italiana dell’Associazione internazionale dei lavoratori, Gabriele D’Annunzio (Fausto Paravidino), tra i primi fan dei versi di Pascoli.

“Da Petrarca in poi non avemmo mai un poeta più grande di lui. Che perdita! Che gloria! Che gloria”, le parole del Vate alla morte di Pascoli.

Nel ripercorrere il legame ambiguo di dipendenza, affetto e lacciuoli, tra fratello e sorelle, si fa più sottile lo script di Petraglia. Per tutto il film si rincorrono versi di poesie di una bellezza forse dimenticata: Il giorno dei morti, Arano, Anniversario, Ida, La mia sera e, così dolorosa e a segno, Mai più… Mai più….

In questa clip in esclusiva un estratto del film Zvanì – Il romanzo famigliare di Giovanni Pascoli. Pascoli (Cesari) incontra Pietro Cacciaguerra (Scamarcio), sospettato dell’omicidio del padre.

Autore
Panorama

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