25 Aprile, la versione della Questura sullo striscione della fornaia di Ascoli: “Né identificazione, né rimozione”

  • Postato il 26 aprile 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Nessun tentativo di rimuovere lo striscione. Nessun agente in borghese. Nessuna identificazione formale. E’ questa la versione della Questura di Ascoli Piceno, in una nota che ricostruisce l’episodio di Lorenza Roiati, “identificata due volte” – come lei stessa ha raccontato – per aver affisso uno striscione in onore dell’80° anniversario della Liberazione all’esterno del suo panificio. “25 Aprile, buono come il pane bello come l’antifascismo”, ha scritto sul lenzuolo appeso all’esterno del negozio “Assalto ai Forni”, in Piazza Arringo. Scritta che è valsa due accertamenti delle forze dell’ordine locali.

“Nessun operatore in abiti civili della Questura è intervenuto sul posto”, dice la nota, che parla invece di una voltante fermatasi appena pochi minuti davanti all’esercizio commerciale di cui Roiati è titolare. La Questura precisa che per il 25 Aprile erano stati predisposti complessi servizi di ordine pubblico, con disposizioni specifiche per monitorare la presenza di scritte o simboli in prossimità dei luoghi delle celebrazioni. Gli agenti avevano il compito di segnalare tempestivamente eventuali anomalie, senza procedere autonomamente a rimozioni o interventi. In tarda mattinata, tuttavia – prosegue la Questura -, sui social network hanno iniziato a circolare post che denunciavano un presunto intervento delle forze dell’ordine per la rimozione dello striscione affisso davanti all’attività “Assalto ai Forni”. Ricostruzione che, secondo la Questura, non corrisponde ai fatti.

In base alla nota, una volante di servizio, notato lo striscione, si era avvicinata per verificarne il contenuto e riferire alla Digos. Gli agenti avevano ricevuto ordini precisi di non procedere in alcun modo alla rimozione, ritenendo il messaggio esposto pacifico e coerente con il significato della giornata. Durante il controllo, una donna, identificatasi spontaneamente come titolare dell’attività e autrice dello striscione, si era avvicinata agli agenti riprendendoli con il proprio smartphone. La Questura evidenzia che l’interazione è durata pochissimi minuti, senza alcuna formale identificazione della donna e senza alcuna richiesta di rimozione dello striscione. La Questura di Ascoli Piceno precisa inoltre che un successivo intervento documentato in un video, attribuibile alla Polizia Locale, non è stato né richiesto né coordinato dalla Questura, rientrando nell’autonomia operativa della Polizia Locale stessa.

Sulla polemica, già venerdì è intervenuto il questore di Ascoli Piceno, Aldo Fusco, sostenendo che l’intervento “è stato solo di osservazione e controllo del territorio. Era uno striscione normalissimo, collegato all’iniziativa della giornata. Non costituiva motivo di intervento,”. E ha aggiunto che non vi è stata alcuna iniziativa repressiva. La dirigente Patrizia Celani ha precisato che si è trattato di un “normale controllo amministrativo. Nessuna sanzione è stata elevata, né è stato richiesto di rimuovere lo striscione”.

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Il Fatto Quotidiano

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