Accoltella l’amante della moglie, i giudici: “Non è stato un tentativo di omicidio”
- Postato il 10 settembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Non tentato omicidio, ma lesioni personali gravi: così, racconta la cronaca locale, il tribunale del Riesame ha riqualificato l’accusa a carico di A.P., 52 anni, arrestato per aver accoltellato il presunto amante della moglie allo Zen, a Palermo. I giudici hanno confermato la custodia cautelare in carcere, ma la difesa chiederà i domiciliari. L’episodio risale al 17 agosto scorso. Secondo l’inchiesta, l’uomo era stato avvisato da un’amica: “Tua moglie ti tradisce con quello”. Così si sarebbe recato in via Luigi Einaudi, a casa del presunto rivale. A riceverlo, avrebbe raccontato, fu il figlio disabile di 17 anni. Subito dopo, A.P. si sarebbe trovato davanti una scena inequivocabile: la moglie e l’amante nudi, intenti a rivestirsi. La situazione degenerò rapidamente fino all’aggressione. Secondo la ricostruzione, l’indagato avrebbe urlato: “Ti sei preso mia moglie, mi fai schifo!”, prima di colpire il rivale con un coltello. La vittima è stata ricoverata con diverse ferite da taglio, ma non in pericolo di vita. A.P. ha sostenuto davanti al gip di essersi difeso utilizzando il collo di una bottiglia rotta, ma in casa non ne è stata trovata traccia. Per i giudici resta la gravità del gesto, pur senza i presupposti del tentato omicidio.
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