Aeroporti, Ancona ottiene la continuità territoriale. Basso (Pd): “Perché negarla a Genova?”
- Postato il 30 aprile 2025
- Altre News
- Di Genova24
- 3 Visualizzazioni


Genova. “La pubblicazione del bando per l’imposizione di oneri di servizio pubblico sulle rotte da e per Ancona, con collegamenti garantiti verso Roma Fiumicino, Milano Linate e Napoli, conferma quanto da tempo sosteniamo: la continuità territoriale è uno strumento strategico per tutelare i diritti dei cittadini e sostenere lo sviluppo dei territori. Ma allora, mi domando, perché continuare a negare questo diritto alla Liguria?”
Lo dichiara il senatore Lorenzo Basso, vicepresidente della commissione Trasporti del Senato, commentando l’avvio del bando per l’aeroporto marchigiano, pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. “L’imposizione degli Osp ad Ancona – prosegue Basso – permetterà a quella comunità di disporre di collegamenti regolari e accessibili con i principali hub nazionali, rendendo più facile viaggiare per motivi di lavoro, studio, salute. Sono felice per loro. Ed è esattamente ciò che da anni chiediamo per Genova e per i liguri“.
“Continuare a rimandare la possibilità di introdurre la continuità territoriale a Genova non significa solo penalizzare l’aeroporto Cristoforo Colombo, privandolo di un vantaggio competitivo rispetto ad altri scali come Ancona o Trieste. Significa anche negare ai cittadini liguri un collegamento stabile ed economico con la capitale, e quindi con l’hub internazionale di Fiumicino, porta d’accesso principale dell’Italia verso il resto del mondo. Parliamo – aggiunge il senatore – di un territorio, quello ligure, che paga ogni giorno l’incapacità di garantire trasporti terrestri efficienti, bloccato da anni di cantieri, frane, gallerie chiuse e ritardi ferroviari. La Liguria non può essere considerata meno meritevole di tutela rispetto ad altre realtà già beneficiarie degli Osp”.
“I collegamenti con Roma non sono un lusso, ma un diritto – prosegue Basso -. È del tutto evidente che la situazione di Genova presenta caratteristiche perfettamente in linea con quelle per cui la normativa europea prevede l’imposizione di oneri di servizio pubblico: collegamenti strategici, domanda reale, scarsa redditività e rilevanza sociale ed economica. Chi oggi continua a rinviare, o peggio ancora ad opporsi alla misura, dovrà assumersi la responsabilità di lasciare la Liguria isolata e sarà chiaro a tutti chi ha difeso gli interessi del territorio e chi no”.
“Il mio disegno di legge per la continuità territoriale da e per Genova è pronto, depositato e sostenuto dal territorio. Il Consiglio Comunale di Genova lo ha chiesto a larghissima maggioranza, le istituzioni locali hanno espresso sostegno. Ora serve una risposta. Se si vuole trovare una soluzione alternativa, la si presenti subito. In caso contrario, si approvi questa legge. I liguri non possono più aspettare”, conclude il senatore.
Piuttosto scettico sull’idea il presidente ligure Marco Bucci, che aveva commentato: “La riduzione delle tariffe è una buona idea da una parte, ma dall’altra parte ci sono anche aspetti negativi: se ci sono tutti questi vantaggi per i residenti, poi ovviamente vengono penalizzati quelli che non sono residenti. Non è questo che noi vogliamo, però l’idea è certamente da affrontare, da discutere e da portare avanti”.