Attrice vestita da orso per la mostra Art of Play picchiata da un visitatore. Lui: “Pensavo fosse un pupazzo”
- Postato il 7 maggio 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Una tranquilla giornata alla mostra immersiva Art of Play a Roma si è trasformata in un incubo per una giovane attrice. Indossava il costume del celebre “Teddy degli abbracci”, un orso rosa pensato per interagire affettuosamente con il pubblico. Ma un uomo sulla cinquantina, entrato in sala con una donna, l’ha aggredita improvvisamente con un violento pugno in pieno volto. Le telecamere di sorveglianza hanno registrato tutto. L’attrice, intervistata da Fanpage.it, ha raccontato: “È stato come un terremoto. Io sono caduta giù e ho iniziato ad urlare. Mi sono molto agitata anche perché sotto al costume da teddy indossavo gli occhiali, che si sarebbero potuti rompere. Cosa che, fortunatamente, non è successa”. Solo dopo l’aggressione, l’uomo avrebbe detto: “Non sapevo ci fosse dentro una persona, ma non è scritto da nessuna parte”.
Lavoratrice non tutelata, parte la diffida al Comune
Oltre all’episodio di violenza, il caso ha aperto un fronte sindacale. L’attrice non aveva alcun contratto in vigore il giorno dell’aggressione, il 13 aprile. La Cgil, che la sta assistendo, ha denunciato il ricorso sistematico a contratti di breve durata da parte delle aziende coinvolte e ha diffidato formalmente il Comune di Roma, responsabile dello spazio espositivo. “Stipulano spesso contratti di collaborazione coordinata e continuativa, o occasionale, validi soltanto per brevi periodi – spiegano dalla Cgil – Nel giorno in cui è avvenuta l’aggressione, ad esempio, l’attrice non era coperta da alcun contratto”.
Un’aggressione che lascia segni profondi
Il pugno ha causato ferite fisiche e psicologiche. Dopo l’impatto, l’attrice è stata soccorsa da una collega, poi accompagnata in camerino e successivamente in ospedale. Inizialmente sembrava nulla di grave, ma il dolore è peggiorato. “Cinque giorni dopo le ferite si sono sgonfiate, ma ho continuato a stare male – spiega –. Nausea, dolore alla tempia e all’occhio, giramenti di testa. Così sono tornata in ospedale, al Gemelli, e dopo una visita maxillo-facciale mi hanno dato due mesi di prognosi, ma dovrò continuare a fare altre visite. La prossima, ad esempio, è dall’otorinolaringoiatra”. La performer ha anche raccontato che non si è trattato di un episodio isolato: “Già da novembre, quando la mostra è stata aperta al pubblico, spesso abbiamo subito molestie, spintoni e bullismo. Una situazione che peggiora durante i weekend”.
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