Aumento prezzi benzina e gasolio, nuovi rincari ai distributori italiani

  • Postato il 8 novembre 2025
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I carburanti subiscono un rincaro. Il prezzo del gasolio torna ai picchi del 6 agosto, spinto dalle tensioni sul greggio e dalle nuove mosse dei Paesi produttori, con inevitabili ripercussioni sui distributori di tutta Italia e il disagio generale sui conducenti. A risentirne sono soprattutto i pendolari e i professionisti, per i quali anche pochi centesimi al litro diventano spese non trascurabili a fine mese. Esauste di un rialzo “ingiustificato”, diverse associazioni di categoria hanno già alzato la voce, affinché il Governo monitori con maggiore attenzione le dinamiche di mercato e garantisca piena trasparenza nella formazione dei prezzi.

Le cause internazionali del rincaro

Benché nei mercati internazionali la definiscano una “pausa di riflessione”, i motivi di instabilità restano i soliti. In primo luogo, incidono le sanzioni comminate alla Russia, ree di ridurre la disponibilità di gasolio raffinato e di spingere i prezzi verso l’alto. Il secondo fattore determinante attiene alla politica dell’Opec+, avendo deciso di rallentare l’aumento della produzione, e il contestuale incremento delle quotazioni del petrolio. A complicare il quadro è, a sua volta, lo stop imposto da Washington all’acquisizione degli asset internazionali di Lukoil da parte del trader svizzero Gunvor, ragion per cui un imminente allentamento delle tensioni appare improbabile.

Appena il quadro politico o militare si muove, il petrolio reagisce e i rincari si vedono in fretta, specie in Europa, ancora troppo dipendente dalle importazioni. È quanto tengono a sottolineare gli studiosi di settore, che sollevano parecchi dubbi su una felice risoluzione nel breve-medio periodo, ricordando che le variabili in gioco sono molte, dalle tensioni geopolitiche al rallentamento della produzione.

Nel frattempo, i listini italiani si muovono al rialzo. Secondo i dati della consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, Eni ha ritoccato di un centesimo al litro il prezzo consigliato del gasolio, Q8 ha aumentato di due centesimi la benzina e di uno il diesel e Tamoil ha applicato un rialzo di due centesimi sempre sul gasolio.

I nuovi listini

Stando ai dati ufficiali del ministero delle Imprese elaborati da Staffetta, la benzina self-service tocca 1,707 euro al litro, in crescita di tre millesimi, le compagnie si attestano in media a 1,713 e le pompe bianche a 1,694. Il gasolio self-service tocca quota 1,653 euro, con un incremento di mezzo centesimo. Nelle stazioni di marca si arriva a 1,660, in quelle indipendenti a 1,640.

Il servito continua a pesare di più sul portafoglio: la benzina è a 1,847 euro al litro, con le compagnie che rimangono attorno a 1,890 e le pompe bianche più basse, vicine a 1,76. Il diesel servito sale a 1,791 euro, in crescita di quattro millesimi (compagnie 1,834, pompe bianche 1,710).

I prezzi dei carburanti alternativi restano stabili: il Gpl servito è a 0,690 euro al litro, il metano a 1,406 euro al chilo con valori simili tra rete ufficiale e indipendente, mentre il Gnl si mantiene su 1,222 euro al chilo. Sulle autostrade i prezzi restano più alti: la benzina self service è a 1,806 euro al litro, 2,067 se servita, il gasolio a 1,757 euro (2,022 con servizio), mentre il Gpl costa 0,833 euro al litro, il metano 1,491 e il Gnl 1,280 al chilo.

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