Autovelox, entrate in vigore le nuove regole. Ma senza omologazione le sanzioni sono nulle

  • Postato il 13 giugno 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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A poche ore dall’entrata in vigore del decreto che regolamenta l’uso degli autovelox sulle strade italiane, messo a punto dal ministero delle Infrastrutture, rimangono ancora molti dubbi sulla sua applicazione. Soprattutto perché continua a mancare l’elemento fondamentale che ne possa validare i rilievi, ovvero una procedura di omologazione di tali apparecchiature.

Nel frattempo però, come detto, il cosiddetto decreto autovelox è operativo, e ha introdotto diverse novità. Tra le più importanti, le distanze a cui tali apparecchiature devono essere sistemate e, soprattutto, i limiti al loro utilizzo.

In città, ad esempio, la distanza che intercorre tra il cartello stradale che ne segnala la presenza e l’autovelox stesso non potrà essere inferiore a 75 metri. Che salgono a 200 in caso di strade ad alto scorrimento. Inoltre, due autovelox non potranno essere piazzati a una distanza inferiore ai 500 metri, che diventano un chilometro sempre in caso di strade ad alto scorrimento.

Su tratte extraurbane, il segnale che indica la presenza del dispositivo dovrà essere piazzato almeno un chilometro prima, mentre la distanza tra due autovelox non potrà essere inferiore ai 3 chilometri (uno, in caso di strade extraurbane di carattere locale). Distanza che sale a 4 km se ci si trova in autostrada.

Altro elemento importante introdotto con il nuovo decreto riguarda la discrezionalità, ovvero la libertà dei Comuni di installare tali dispositivi, che risulta più limitata rispetto al passato.

Nel dettaglio, l’installazione di autovelox su un determinato tratto statale sarà consentita solo se negli ultimi 5 anni vi si è riscontrato un elevato numero di incidenti o se la velocità media rilevata è superiore alla media. Oppure, se lì non è possibile procedere alla contestazione immediata delle infrazioni.

I Comuni, inoltre, non potranno più procedere autonomamente alla installazione di autovelox, ma dovranno chiedere l’autorizzazione delle varie Prefetture. E comunque, tale attività non potrà essere delegata a società esterne ma dovrà essere gestita solamente dalle forze di Polizia.

Inoltre, i dispositivi potranno essere installati solo dove il limite di velocità imposto non sia troppo inferiore rispetto a quanto previsto dal Codice della Strada per quel tipo di strada. In questo modo, si evita la pratica di ridurre artificiosamente il limite per aumentare il numero di multe e fare cassa.

Fin qui, le novità. Ma attenzione a quanto detto all’inizio: tutti gli autovelox dovranno essere omologati correttamente, e ad oggi non esiste una procedura. In mancanza dell’omologazione, è prevista la loro disattivazione e la nullità delle sanzioni comminate.

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