Bajaj prende il controllo totale di KTM, chiusa l’operazione che evita la bancarotta
- Postato il 25 novembre 2025
- Moto
- Di Virgilio.it
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Bajaj Auto ha completato l’operazione che le assegna il controllo totale del gruppo KTM, in seguito alla crisi finanziaria che aveva portato il marchio di Mattighofen a sfiorare la bancarotta. L’intervento coinvolge la precedente Pierer Bajaj AG, destinata a riorganizzarsi sotto la nuova denominazione Bajaj Auto International Holdings AG, e consolida la struttura che comprende anche i marchi Husqvarna e Gas Gas. L’accordo, sostenuto da circa 800 milioni di euro impiegati già lo scorso maggio per estinguere i debiti e riavviare la produzione, ridisegna gli assetti di Pierer Mobility AG e trasferisce la quota di maggioranza a Bajaj Auto International Holdings BV. Il nuovo assetto mira a stabilizzare le catene di fornitura e a favorire un recupero dei volumi produttivi, con i primi segnali attesi entro la fine del 2025.
Il nuovo assetto societario di Bajaj e KTM
Bajaj Auto International Holdings B.V., la controllata olandese del gruppo indiano, ha esercitato le opzioni di acquisto concordate a maggio con Pierer Industrie AG, rilevando prima una quota di 26.000 azioni e, successivamente, le restanti partecipazioni, fino ad acquisire il 50,1% di Pierer Bajaj AG. Questa operazione consente alla società di controllare indirettamente il 74,9% di Pierer Mobility AG, holding cui fanno capo KTM, Husqvarna Motorcycles, Gas Gas, KTM Racing e una partecipazione del 50% nello studio di design Kiska. Il via libera della Commissione Europea, arrivato il 10 novembre, ha concluso un processo che ha definitivamente trasferito il baricentro decisionale verso Bajaj, già tra i principali produttori motociclistici globali.
Parallelamente alla chiusura dell’acquisizione, l’assemblea straordinaria ha approvato la trasformazione di Pierer Mobility AG in Bajaj Mobility AG, un passaggio che segna l’avvio formale della nuova governance. Anche Pierer Bajaj AG assumerà la denominazione Bajaj Auto International Holdings AG, uniformando la struttura societaria alla nuova configurazione. Il Consiglio di Sorveglianza è stato rinnovato con l’ingresso di Pradeep Shrivastava, Direttore Esecutivo di Bajaj Auto, e dell’avvocato Wolf Gordian Hauser, che affiancano Dinesh Thapar e Srinivasan Ravikumar. Le modifiche istituzionali puntano a consolidare l’integrazione tra le attività europee del gruppo e la strategia industriale definita da Bajaj.
Una collaborazione lunga quasi vent’anni
Il rapporto tra Bajaj Auto e KTM affonda le radici nel 2007, anno in cui i due gruppi avviarono una collaborazione industriale centrata sulla produzione di moto di piccola cilindrata destinati al mercato globale. Da questa sinergia sono nati modelli come Duke 390 e RC 390, che hanno contribuito alla diffusione internazionale del marchio di Mattighofen. Nel maggio 2025, quando la situazione finanziaria di KTM ha raggiunto un punto critico, Bajaj è intervenuta con un’iniezione di 800 milioni di euro che ha permesso di garantire continuità operativa e di evitare un ulteriore deterioramento delle attività produttive e commerciali.
L’intervento ha rafforzato una partnership già consolidata e ha segnato l’avvio di un processo che ha portato alla successiva acquisizione. L’accordo di call option annunciato il 22 maggio 2025 prevedeva originariamente una finestra operativa fino al maggio 2026, ma la chiusura è avvenuta in soli sei mesi, una volta ottenute le autorizzazioni regolamentari. In questo contesto, l’amministratore delegato Gottfried Neumeister ha sottolineato come la presenza di Bajaj come casa madre rappresenti un supporto industriale stabile e competente, evidenziando una complementarità tra le capacità produttive del gruppo indiano e l’esperienza tecnica maturata da KTM, che punta a rilanciare il marchio nel segmento globale.
KTM rimarrà austriaca?
Il cambio ai vertici societari ha sollevato interrogativi sul futuro dell’identità di KTM, ma la dirigenza ha chiarito fin da subito la volontà di preservare il carattere storico del marchio. Il CEO Gottfried Neumeister ha ribadito che KTM resterà un’azienda austriaca con un management indipendente, mantenendo un ruolo centrale nelle attività di ricerca e sviluppo, nel design e nella qualità del prodotto. Mattighofen continuerà a rappresentare il fulcro tecnico e culturale del gruppo, con i reparti ingegneristici e il settore racing impegnati a portare avanti la filosofia “Ready to Race” che ha definito l’evoluzione del marchio negli ultimi decenni.
Neumeister ha inoltre sottolineato come le competenze industriali di Bajaj e l’esperienza maturata da KTM nel segmento premium siano complementari, creando un quadro che punta a rafforzare competitività e capacità di innovazione. Dal settembre 2025, la struttura dirigenziale si è ampliata con la nomina di Petra Preining come Chief Financial Officer, che affianca Neumeister e la Chief Legal Officer Verena Schneglberger-Grossmann. L’obiettivo della nuova configurazione manageriale è garantire continuità nelle strategie di sviluppo e accompagnare il marchio in una fase di rilancio sostenuta da investimenti stabili e da un assetto organizzativo più solido.
Riduzione delle scorte e nuove prospettive commerciali
Con il nuovo assetto societario ormai consolidato, KTM può concentrarsi sulle attività di rilancio annunciate dal management. Secondo Neumeister, la fase di svolta è già in corso e i progressi riguardano sia la ristrutturazione interna sia le misure di contenimento dei costi. Parallelamente, è stato avviato un percorso volto ad ampliare la base clienti, con iniziative rivolte sia ai mercati consolidati sia ai nuovi segmenti commerciali. L’obiettivo è ripristinare una certa stabilità nei volumi e migliorare la pianificazione tra produzione e distribuzione, attraverso un dialogo più stretto con la rete dei concessionari e degli importatori.
I dati elaborati dal gruppo riflettono un cauto ottimismo: nella seconda metà del 2025 è atteso un incremento significativo delle vendite verso dealer e importatori rispetto all’anno precedente, mentre la riduzione delle scorte globali procede più rapidamente del previsto. Entro la fine dell’anno, l’inventario dovrebbe diminuire di circa 110.000 motociclette, contribuendo a evitare accumuli che in passato hanno appesantito la gestione commerciale. Il rilancio coinvolge anche i marchi Husqvarna e Gas Gas, insieme ai componenti WP e ai progetti legati alla mobilità elettrica, con l’obiettivo di consolidare la posizione del gruppo nel segmento premium europeo grazie alla stabilità finanziaria garantita da Bajaj Auto.
Il profilo industriale di Bajaj Auto
Bajaj Auto occupa una posizione di primo piano nell’industria motociclistica globale ed è uno dei cinque maggiori produttori al mondo, oltre a detenere la leadership internazionale nel settore dei veicoli a tre ruote. La sua presenza commerciale si estende in oltre 100 paesi e rappresenta una componente strutturale dell’export indiano: metà delle esportazioni di due e tre ruote del subcontinente proviene infatti dai suoi stabilimenti. La struttura industriale di Bajaj Auto poggia su un comparto tecnico esteso e specializzato, con oltre 1.500 ingegneri impiegati nel centro di ricerca e sviluppo di Pune, supportato da studi di design in Spagna e Thailandia. Il gruppo dispone inoltre di impianti certificati secondo gli standard TPM e ha avviato un nuovo sito produttivo in Brasile per rafforzare la presenza nei mercati sudamericani.