Base jumper russa morta sul Monte Brento. Il lancio con la tuta alare ma il paracadute non si è aperto
- Postato il 26 aprile 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Lo schianto è stato inevitabile perché la base jumper non sarebbe riuscita ad aprire il paracadute. È stato ritrovato poco prima delle 10 il corpo della base jumper russa di 56 anni le cui ricerche erano cominciate ieri sera per il mancato rientro dopo un lancio dal Monte Brento (Trento). La donna è stata trovata da una squadra di terra del Soccorso Alpino in una zona impervia nel bosco a una quota di circa 700 metri, 180 metri più a valle dell’exit Eagles sul monte Brento, fra la via del Boomerang e lo scudo di Cima alle Coste (Dro). Da una prima ricostruzione è probabile che la base jumper non sia riuscita ad aprire il paracadute, dopo essersi lanciata con la tuta alare.
La macchina era stata ritrovata nel parcheggio. Le ricerche avevano coinvolto le squadre della Stazione Riva del Garda del Soccorso Alpino e Speleologico che hanno perlustrato la parte alta della montagna, aiutati dalla luce della fotoelettrica dei Vigili del Fuoco che ha illuminato a giorno la parete. Si è alzato in volo anche l’elicottero, con a bordo due tecnici di elisoccorso del Soccorso Alpino e un operatore della Stazione di Riva del Garda, per effettuare un sorvolo sulla zona dell’ipotetica traiettoria di volo, ma senza esito fino al ritrovamento questa mattina.ervio.
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