Brignone, un week-end di attesa per sapere quando tornerà sugli sci. Il fratello Davide: "Un momento decisivo"
- Postato il 15 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Adesso c’è finalmente un orizzonte: fine novembre, giorno più giorno meno, è la timeline che Federica Brignone s’è data per rimettere i piedi sugli sci. Un proposito reso evidente dopo gli ultimi esami ai quali s’è sottoposta la fuoriclasse di La Salle, da mesi intenta a recuperare a tempo di record dal terribile infortunio rimediato ad aprile sulla Mediolanum dell’Alpe Lusia. “Devo attendere una sorta di “sentenza medica”, ma a quanto pare dovremmo finalmente essere arrivati al momento tanto atteso”, ha spiegato Fede, che dallo J Medical Center di Vinovo s’è spostata in questi giorni alla Inalpi Arena per assistere alle ATP Finals, godendosi l’ennesimo bagno di folla e tutto l’affetto del pubblico presente.
- Il "conclave" che deciderà quando Fede potrà tornare sugli sci
- Parla il fratello Davide: "Fondamentale l'allaccio dello scarpone..."
- Tanti auguri Sofi! Goggia, 33 candeline e tanti sogni olimpici...
Il “conclave” che deciderà quando Fede potrà tornare sugli sci
Tra oggi e lunedì Brignone riceverà la tanto attesa “sentenza”: Andrea Panzeri, capo della commissione medica della FISI, Luca Stefanini, direttore dello J Medical Center e Federico Bistrot, fisioterapista che in questi mesi s’è preso cura dei muscoli e soprattutto degli arti infortunati di Federica, si riuniranno in camera caritatis per stabilire quando sarà possibile rivedere la Tigre sugli sci.
Bristot negli ultimi tempi ha lasciato intendere che quella data è sempre più vicina e che il recupero operato da Fede “è qualcosa che sta trasformando l’impossibile in possibile”. E le buone sensazioni diffuse dalla sciatrice negli ultimi giorni fanno ben sperare che tutto possa procedere per il meglio. Cervinia peraltro è già stata “allertata”: saranno le piste valdostane a tenere a battesimo la seconda vita sugli sci di Federica, quasi 8 mesi dopo l’ultima mattinata nella quale ha allacciato gli scarponi, cioè al cancelletto di partenza del gigante dei campionati italiani del 3 aprile scorso.
Va da sé che Brignone, per bocca del suo fidato fratello Davide, non può considerarsi ancora guarita al 100%: “Dovremo andarci cauti, vediamo se tutto procederà per il meglio e se potremo in qualche modo forzare le tappe. Perché andremo a Cervinia? Perché conosciamo le piste, la neve è già caduta e le condizioni sono già molto invernali”. Peraltro a breve è attesa un’ondata di freddo sull’arco alpino, giusto per rendere l’atmosfera ancora un po’ più fatata.
Parla il fratello Davide: “Fondamentale l’allaccio dello scarpone…”
Proprio Davide Brignone ha spiegato come potrebbe essere effettuato il primo test sugli sci: “Sicuramente con un paio da turismo, magari belli tigrati come quelli preparati dal suo sponsor tecnico (Rossignol), giusto per colpire di più l’occhio. Sarà un momento chiave però soprattutto l’allaccio dello scarpone: è lì che capiremo davvero a che punto siamo del recupero”.
E dalla reazione del corpo e della mente di Federica, tutto potrà discendere di conseguenza: psicologicamente riuscire a fare tutte le operazioni senza troppo dolore e con una buona mobilità rendere le cose molto più semplici, caricando di motivazioni extra la fuoriclasse azzurra. Che a quel punto si prenderebbe un po’ di tempo per continuare a lavorare forte a livello atletico, andando dunque a chiudere il discorso legato alla guarigione clinica dell’arto infortunato.
Da fine dicembre, o inizio gennaio, si potrebbe pensare di tornare ad allenarsi con continuità sugli sci: difficile pensare a un ritorno in gara prima di metà gennaio (il 20 c’è la tappa sulla Erta di Plan de Corones in gigante, anticipata dalle gare veloci di Tarvisio del 17 e 18 gennaio), ma qualche prova andrà comunque fatta. Se le sensazioni fossero negative, tutto torna fatalmente in dubbio, con la prospettiva di potersi presentare direttamente alle gare olimpiche senza aver avuto la possibilità di gareggiare prima in Coppa del Mondo. Un’ipotesi alla quale nessuno vuol realisticamente pensare.
Tanti auguri Sofi! Goggia, 33 candeline e tanti sogni olimpici…
Oggi intanto, 15 novembre, è il giorno in cui Sofia Goggia spegne 33 candeline. Con Brignone e Bassino infortunate (e con Colturi italiana… ma battente bandiera albanese…), le speranze di portar via qualche bella soddisfazione in Coppa del Mondo sono tutte affidate a lei.
Che è uscita nel gigante d’apertura a Soelden, ma che già ha messo nel mirino le gare veloci della trasferta nordamericana di fine mese. Anche se sul calendario ci sono segnate le gare di febbraio sulle Tofane, perché una terza medaglia olimpica in tre olimpiadi diversi la renderebbero ancor più leggendaria di quanto già non lo sia adesso.