Comunali, Crucioli chiude davanti al mare: “Riprendiamoci i beni comuni, un voto per una voce libera in Sala Rossa”

  • Postato il 23 maggio 2025
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Genova. Il mare di Boccadasse, la spiaggia, musica, focaccia e vino bianco. Mattia Crucioli, candidato sindaco di Uniti per la Costituzione chiude così la campagna elettorale “lunga e difficile”, finalizzata a rompere il recinto del bipolarismo e portare a Palazzo Tursi “una voce libera” per poter “vigilare contro gli accordi di potere” e tornare a riprendersi i “beni comuni” fuori dalle logiche dei partiti e dei poteri forti.

Ad accompagnare la festa di Uniti per la Costituzione la musica degli artisti di strada, che in queste settimane di corsa elettorale spesso lo hanno accompagnato: “La scelta di Boccadasse non è casuale. Non è soltanto perché è uno dei posti più belli di Genova e quindi ci faceva piacere essere qua naturalmente per la bellezza, ma anche perché vogliamo dire genovesi riappropriatevi dei vostri luoghi comuni, dei vostri luoghi pubblici, che siano spiagge, piazze, giardini pubblici, rifateli vostri, venite a vivere all’aperto, in socialità questi spazi ritrovate la comunicazione la chiacchiera vedete qua questa gente tanti si conoscono già ma tanti sono stati come dire cooptati perché interessati da questa atmosfera di festa e di dialogo e quindi questo è uno dei messaggi”.

Una campagna elettorale lunga e forse anche faticosa: “E’ stata faticosa, è vero, è stata lunga, però la sua lunghezza ci ha consentito, a noi piccolini, come dire, noi che non abbiamo grossi mezzi, con una goccia, giorno dopo giorno, di farci conoscere, far conoscere i nostri programmi, il senso profondo della nostra partecipazione a queste elezioni, quindi bene. Voglio dire ancora una cosa sulla chiusura della compagnia elettorale. Due cose abbiamo fatto. Una, questa che vedi qua adesso, l’altra, prima oggi pomeriggio siamo andati a trovare una delle nostre attiviste storiche, la decana delle nostre attiviste, Graziella Bevilacqua, che si trova in un RSA. Ha caduto, si è rotto una gamba e quindi questo come segnale per per parlare anche del mondo dell’RSA, degli anziani, dei più fragili abbiamo fatto una diretta con lei che ci ha spiegato la sua esperienza e le sue proposte ad esempio quella del co-housing per consentire agli anziani autosufficienti di dividere spazi per dividere anche i costi e insomma ci piaceva parlare di questi due temi in chiusura spazi pubblici come spazi di socialità e attenzione ai fragili e agli anziani Ecco, appunto, fra poche ore, fra poche ore, fra un paio di giorni si andrà quindi a votare. Non è escluso il ballottaggio, insomma, gli ultimi sondaggi hanno visto che più o meno le due grandi formazioni che si contendono, diciamo, sono quasi appartate”.

A poche ore dalle urne, quale è il vostro messaggio? Si va verso un bipolarismo strettissimo. E’ un bene per Genova?:  “No, secondo me il bipolarismo è nocivo. Il senso profondo di cui vi parlavo prima è proprio quello di presentare un’alternativa, è quello di dire noi non prendiamo ordini dai partiti, la politica intesa come appartenenza ideologica non è quella che fa per noi, noi valutiamo le proposte nel concreto, a prescindere da chi le propone. e l’abbiamo dimostrato in questi anni in Consiglio Comunale votando ora sì ora no, a seconda del merito appunto, e vogliamo dire anche che questo è un prestito di democrazia e di controllo, di vigilanza, cioè pensate un attimo se il Consiglio Comunale fosse tutto centrodestra e centrosinistra, consiglieri solo di questi due schieramenti, la volta che si mettono d’accordo, e capita che si mettono d’accordo, io ti lascio questo a te, tu non mi rompi le scatole su questo, ok? Quindi ci appattiamo, ci accordiamo, stiamo tutti zitti. Se non c’è neanche uno che non prende ordine di scuderia perché è terzo rispetto a questa dinamica, la cosa rimane lì, rimane segreta. Invece è bene che ci sia almeno un presidio di controllo e di vigilanza e Uniti per la Costruzione sa fare questo. Se prenderemo il 3% saremo di nuovo lì dentro a controllare, come abbiamo fatto adesso”.

Il vostro messaggio è quello di giocarsi il voto disgiunto: “Si, chi proprio vuole seguire il bipolarismo e dire va bene io voto Salis o Picciocchi può farlo e il voto disgiunto metta una croce o su Salis o su Picciocchi come cambiato sindaco ma poi si ricordi anche di mettere la X sul simbolo di Uniti per la Costituzione così garantisce il pluralismo e il controllo dei due grossi schieramenti”.

Autore
Genova24

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