Djokovic si inchina a Sinner: “Un treno in corsa, spacca la palla. Mi ha preso a calci nel c… Scusate tifosi, è colpa a sua”
- Postato il 17 ottobre 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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Come “un treno in corsa“. Nella lunga lista di elogi profusi in questi anni nei confronti di Jannik Sinner, questa metafora forse ancora mancava. L’autore è Novak Djokovic, che ha descritto così il gioco del numero 2 al mondo dopo essere stato preso a pallate nella semifinale del torneo-esibizione Six Kings Slam. Partite che contano quanto le amichevoli nel calcio, quindi poco a nulla. A 38 anni Djokovic si è presentato in Arabia Saudita giusto per intascare un gettone di presenza da 1,5 miliardi di dollari e certamente non ha lottato alla morte come suo solito. Ma, visto il suo carattere, il serbo avrebbe evitato volentieri di perdere 6-4, 6-2 in poco più di un’ora di gioco. Invece, non è stato in grado di opporre resistenza a Sinner. Lo ha ammesso lui stesso.
“Sinner è come un treno in corsa, spacca la palla. Ho cercato di resistergli ma è stato troppo forte”, ha detto Djokovic dopo aver perso con l’azzurro. “Mi dispiace che oggi non abbiate potuto vedere una partita più lunga“, ha detto il serbo a fine match, scusandosi con i tifosi. “È colpa sua, non mia”, ha poi aggiunto con un sorriso, riferendosi a Sinner. “Ho provato a intimidirlo in quell’ultimo game sul punto dello 0-15, ma non ha funzionato. Sembrava un treno in corsa, mi ha preso a calci nel c…, scusate il termine. Jannik colpiva la palla da ogni angolo ed è stato semplicemente troppo forte“, ha ribadito Djokovic. Che però non ha intenzione di alzare bandiera bianca: “Amo questo sport, certo quando subisci una lezione come quella di oggi non è mai piacevole, ma sento di essere ancora in grado di giocare ad alto livello“, ha spiegato. “Ho il corpo che ho, sono felice di tutto quello che ho ottenuto, mi piacerebbe avere ancora un anno per provare a dar fastidio a Jannik e Carlos, continuerò a sfidarli“, ha assicurato Djokovic. Che ha concluso: “Complimenti a Sinner e in bocca al lupo per la finale”.
Sabato la finale Sinner-Alcaraz
Il campione in carica Jannik Sinner in finale al Six Kings Slam affronterà sabato sera tanto per cambiare lo spagnolo Carlos Alcaraz, numero 1 del mondo, vincitore con lo stesso punteggio di 6-4, 6-2 sullo statunitense Taylor Fritz, numero 4 Atp. Sarà un’altra partita che non conta nulla per la classifica Atp e non dirà molto in generale. Potrebbe essere però una buona occasione per Sinner per provare a mettere in pratica contro Alcaraz alcune delle variazioni e delle novità che sta inserendo nel suo gioco. Ma anche per testare contro lo spagnolo un servizio che sembrava aver ritrovato l’efficacia dei giorni migliori (ma è molto più facile servire bene quando si gioca senza pressione o quasi). Intanto, c’è una certezza: quando si gioca sul cemento indoor, che sia esibizione o torneo Atp, Sinner è quasi sempre devastante.
La cronaca di Sinner-Djokovic
Lo ha dimostrato anche la partita con Djokovic. Dove Sinner trova il primo break già al terzo gioco, portandosi sul 3-1 con tre game di fila. Djokovic reagisce e tiene a zero il servizio. Anche Sinner vince a zero il suo turno di battuta e si porta sul 4-2. Nel settimo gioco Sinner prova a mettere pressione in risposta ma Djokovic tiene la battuta a 30 e resta in scia. Con palle nuove il numero 2 del mondo gioca il game perfetto: turno a zero con quattro punti diretti con il servizio per il 5-3. Il serbo accorcia sul 4-5 con un turno di battuta a 15 chiuso con uno splendido contropiede di rovescio. L’azzurro va a servire per il primo set chiudendo da campione con un ace sul primo set-ball: game a 15 e 6-4 in 33 minuti.
Il secondo set parte nel migliore dei modi per Sinner. Da 15-15 arrivano tre punti consecutivi per che conquista il break con un rovescio difensivo che sorprende Djokovic. Altro game al servizio perfetto di Sinner che conferma il break di vantaggio e vola sul 2-0. Nel terzo gioco il campione olimpico si sblocca tenendo la battuta a 15. Prosegue il monologo al servizio di Sinner con un altro turno di battuta a zero e 3-1. Nel quinto game altro break per l’azzurro. Sul 30-30 trova una fenomenale uscita lungolinea di rovescio e poi chiude il game grazie al rovescio sbagliato da Djokovic in uscita dal servizio. Nel sesto gioco arrivano le prime palle break per Djokovic che si ritrova avanti 15-40 dopo uno schiaffo al volo sbagliato da Sinner. Da quel momento, però, l’altoatesino non sbaglia più: quattro punti di fila e 5-1. Il serbo rimonta da 15-30 con tre punti di fila e accorcia sul 2-5. L’ultimo game è una formalità per il fuoriclasse di Sesto Pusteria che tiene il servizio a 15 e chiude 6-4, 6-2 in un’ora e tre minuti.
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