Doualla è già nella storia, l’Italia ha bisogno di lei ai Mondiali: la scappatoia nel regolamento per iscriverla in staffetta
- Postato il 8 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Un diamante grezzo, forse il miglior talento sportivo della prossima generazione italiana: le aspettative su Kelly Doualla continuano ad aumentare. Ma anche a volerci andare cauto è praticamente impossibile non lasciarsi trascinare. A Tampere arriva l’ennesima impresa della sua carriera con la sprinter che diventa la più giovane di sempre a vincere i 100 metri femminili agli Europei Under 20 a 15 anni e 261 giorni. In 28 edizioni non era mai successo.
Italia, il sogno Mondiale
L’Italia della velocità ha raggiunto il suo apice nel 2021 quando la squadra composta da Patta, Desulu, Jacobs e Tortu è salita sul gradino più alto del podio alle Olimpiadi di Tokyo. E nel corso della storia dalla squadra maschile sono arrivati risultati importanti. Più recentemente è stato questo nuovo gruppo azzurro a conquistare traguardi di rilievo.
In ambito femminile però la situazione è un po’ diversa: la staffetta 4×100 femminile infatti vanta 4 finali ai Giochi Olimpici, l’ultima però risale alla rassegna di Roma nel 1960. Uno dei risultati migliori è arrivato in occasione degli ultimi Mondiali quando a Budapest le azzurre sono riuscite a centrare l’accesso alla finale e il quarto posto con tanto di record italiano (il 42”14 fatto registrare in semifinale).
Doualla a Tokyo
La nuova generazione dello sprint sorride all’Italia soprattutto in ambito femminile e una prova importante potrebbe arrivare già in occasione degli Europei Under 20 con la staffetta 4x1o0 che conta, oltre che su Doualla, anche su Valensin e Pagliarini (in attesa di scoprire chi sarà a completare il quartetto) e punta alla medaglia d’oro. Ma già ora è possibile cominciare a pensare ai Mondiali di Tokyo. E’ evidente che Doualla sarebbe un fattore importante per la staffetta visto che il suo 11”21 rappresenta il terzo crono all-time (davanti a lei solo Dosso e Levorato) in Italia e il secondo tra le atlete in attività .
Ovviamente in una situazione del genere la priorità per la nazionale azzurra è quella di non forzare i tempi di una grande promessa dell’atletica ma ancora molto giovane. Il suo allenatore Walter Monti ha provato a mordere il freno sulla presenza della 15enne a Tokyo (dovrà tornare a scuola qualche giorno dopo) salvo poi lasciare una mezza porta aperta alla possibilità. Con Dosso che vanta un personale di 11”01 e Doualla, la possibilità di centrare una finale sarebbero aperte. E proprio a Tampere c’è l’opportunità di vedere come se la cava la giovanissima Kelly anche nella gara a staffetta.
Il cavillo nel regolamento
La Federazione mondiale dell’atletica permette la partecipazione agli atleti solo dopo i 16 anni. Ma c’è un piccolo cavillo nel regolamento, una scappatoia che permette all’Italia di convocare Doualla. Il regolamento prevede infatti che la partecipazione è ammessa gli atleti che compiono 16 anni entro il 31 dicembre 2025, e la ragazza di Pavia compirà gli anni il prossimo 20 novembre quindi avrebbe pieno diritto alla partecipazione.
L’emozione di Kelly
Una due giorni gestita da una veterana da Kelly Doualla che in batteria ha saputo gestire perfettamente le energie prima di esplodere in finale: “Speravo di poter fare qualcosa di grande e ci sono riuscita, è quello che mi ero prefissata dall’inizio dell’anno. In pista ero tranquilla ma sui blocchi un po’ d’ansia c’era. Ma mi ha aiutato ad andare più forte. Questa vittoria è anche del mio allenatore Walter Monti per tutto l’impegno che ci ha messo: è nata grazie a lui e ai miei compagni di allenamento che mi hanno sempre spronata”.