F1, rivoluzione Ferrari: via da Maranello e dall'Italia. Vasseur sotto assedio, Coletta pronto

  • Postato il 20 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
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Il week end di sosta del Mondiale di F1 non sopisce il clima difficile in casa Ferrari dopo il difficile Gran Premio del Canada. Soprattutto le voci continue sull’instabilità della guida di Frederic Vasseur che dopo la sparata a Montreal contro la stampa e i media italiani ha sortito la dura reprimenda da parte dei giornalisti del settore. Intanto i rumors di un avvicendamento al muretto sono insistenti, Antonello Coletta il mago di Le Mans potrebbe subentrare da un momento all’altro al posto del manager francese. E c’è chi come Nico Rosberg ha sganciato la “bomba” di una possibile emigrazione da parte del Cavallino Rampante in Inghilterra nella “motor valley” al pari di tutti gli altri team di Formula 1.

Rosberg: “Ferrari non è a livello di Mercedes”

Sempre schietto, mai banale. Tra i vari giudizi prima, dopo e durante il Gran Premio del Canada, Nico Rosberg ha lanciato una rivelazione mista a provocazione sul futuro della Ferrari. Secondo l’ex campione del mondo il Cavallino Rampante starebbe valutando l’idea di istituire una base nel Regno Unito in quella che è considerata la “motor valley” con tutti gli stabilimenti dei team di F1 racchiusi nella stessa regione, da Milton Keynes con la Red Bull a Enstone per la Williams passando per Brackley per la Mercedes.

“Ho visto un po’ di come funziona la Ferrari e si può vedere che il livello di eccellenza che hanno raggiunto non è paragonabile a quello dei team britannici, e soprattutto a qualcuno come Mercedes, in molti ambiti, dal marketing ad altri ambiti” ha detto Rosberg che rivela anche un problema decisionale tirando in ballo indirettamente Vasseur.

“Ad esempio, alla Mercedes, ogni volta che Lewis aveva una cosa – sostiene Rosberg – si rivolgeva semplicemente a Toto, e Toto poteva prendere la decisione, subito. Mentre in Ferrari ci sono così tante persone che prendono le decisioni, e persino Lewis non sa davvero cosa dire: ‘Ok, se glielo chiedo, e lui dice di sì e lo fa, e l’altro continua a lamentarsi dopo’. Lì è tutto un po’ complicato”.

Ferrari in Inghilterra, per Nico si deve e si può

“Ci sono un paio di idee che ho sentito in giro – ha rivelato Rosberg – Credo che la Ferrari stia valutando l’idea di aprire una sorta di filiale nel Regno Unito, perché è lì che si trova l’ecosistema della F1. Quindi ho sentito voci secondo cui anche loro stanno pensando di aprire una filiale lì”.

Al momento la Ferrari è l’unica scuderia ad avere una sede non in Inghilterra. Al pari della Sauber che ha sede a Hinwil in Svizzera. Negli ultimi anni anche la Racing Bulls che aveva la sua sede operativa a Faenza avendo ereditato il titolo dalla Minardi, ha trasferito parte della sua operatività in Inghilterra, a Milton Keynes (città dove c’è anche la sede della stessa Red Bull di cui è satellite).

Ferrari via dall’Italia, il tentativo di Barnard

Per la Ferrari sarebbe una vera rivoluzione. C’era stato un tentativo, abortito nel giro di pochi mesi, a cavallo tra gli anni ’80/’90 quando a prendere la direzione tecnica della scuderia c’era John Barnard, il Newey di allora, che richiese di costruire in Inghilterra un’antenna tecnologica. La struttura di Guildford diventò, usando le parole di Cesare Fiorio all’epoca, “la fabbrica degli alibi”. Come riporta F1Sport.it. Todt si rese conto che avere un’antenna tecnologica fuori da Maranello era un errore e dispose l’immediato accentramento delle strutture in Emilia; Barnard non accettò e lasciò la scuderia italiana per la seconda volta.

Vasseur accerchiato, giornalisti sul piede di guerra

Resta in casa Ferrari una situazione non facile da gestire per Fred Vasseur che in Canada ha avuto un momento di nervosismo criticando apertamente la stampa italiana che aveva messo in giro le voci di malumore e malcontenti a Maranello in riferimento alla sua figura in bilico.

Dopo la risposta di Giorgio Terruzzi, tra coloro che avevano parlato tra le altre cose di un Vasseur in bilico, è arrivata la nota della UIGA – Unione italiana dei giornalisti dell’automotive che ha ribadito gli ovvi principi di libertà e di critica da parte dei media specializzati: “Nessuna pressione, diretta o indiretta, può o deve limitare la libertà di stampa. Ma questa libertà ha tanto più valore quando è accompagnata da una piena assunzione di responsabilità. Non è compito dei giornalisti “sostenere” una squadra, ma riportare onestamente quello che succede”.

Coletta in, Vasseur out

Sempre più solo al comando della Ferrari. Sembra questa la posizione di Fred Vasseur. Pare ormai essere solo questione di tempo l’avvicendamento al timone della Scuderia del Cavallino Rampante. Ieri La Gazzetta dello Sport ha rincarato la dose – secondo quanto raccontato da Luigi Perna – di un Antonello Coletta sempre più in procinto di accettare la richiesta del presidente John Elkann di raccogliere il testimone di Vasseur. Se sia solo questione di tempo, non resta che aspettare.

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