Femminicidio Ilaria Sula, i messaggi di Samson secondo i pm provano la premeditazione: “O torna con me o la uccido”

“O torna con me o la uccido”. È uno dei messaggi trovati dagli inquirenti nel cellulare di Mark Antony Samson, reo confesso dell’omicidio dell’ex fidanzata Ilaria Sula, avvenuto lo scorso marzo a Roma. La studentessa 22enne era stata colpita con tre coltellate alla gola nell’appartamento del ragazzo a via Homs, nel quartiere Africano della Capitale, e il corpo, nascosto in una valigia, era stato abbandonato in un dirupo in un’area boschiva del Comune di Poli, ad alcuni chilometri da Roma.

Secondo gli inquirenti, dall’analisi dei messaggi scambiati tra Samson e i suoi amici, può emergere il progetto criminoso del reo confesso e l’intenzione di compiere il femminicidio. La Procura di Roma, infatti, contesta al giovane l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla relazione affettiva con la vittima.

Nella giornata di lunedì 7 luglio Samson è stato interrogato per circa due ore dai pm e la Procura si avvicina alla chiusura delle indagini. Si ipotizza che gli inquirenti facciano richiesta di giudizio immediato. Nella vicenda è indagata, per occultamento di cadavere, anche la madre del ragazzo, Nors Man Lapaz, che ha confessato di averlo “aiutato a pulire casa, a cancellare le tracce di tutto quel sangue”.

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