Ferrari vuole vincere una gara: come le penalità possono aiutare

  • Postato il 3 novembre 2025
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  • Di Virgilio.it
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La strategia in Formula 1 riveste un ruolo cruciale. In vista del Gran Premio del Brasile, la Ferrari sta valutando con attenzione diverse opzioni, indipendentemente dalla competitività che riuscirà a esprimere in pista. Il focus è sulla power unit e sulla gestione delle penalità legate alla rotazione delle componenti, considerando che restano ancora da disputare quattro gare e due Sprint da 100 chilometri.

La rotazione virtuosa della power unit

Affrontare il finale di stagione non è mai semplice. Sebbene il regolamento preveda quattro power unit per campionato, la necessità di spingere costantemente al limite resta ineludibile, con un sovraccarico continuo su ogni componente della powertrain che richiede un’affidabilità quasi assoluta. La ragione è chiara: evitare penalizzazioni che potrebbero compromettere l’esito di un weekend di gara. In questo contesto si inserisce un elemento strategico cruciale. Red Bull e McLaren si contendono il titolo piloti con Max Verstappen da un lato e i portacolori di Woking dall’altro. La gestione del ciclo vitale delle componenti sarà decisiva.

Se orchestrata con intelligenza, questa strategia può garantire vantaggi significativi. Ferrari, rispetto agli altri top team, mostra ancora qualche fragilità nella dissipazione del calore e nella gestione complessiva della monoposto. Per questo l’arrivo di penalità sulla SF-25 appare tutt’altro che improbabile, specialmente in questa fase finale in cui il Cavallino Rampante punta a una vittoria.

Power unit: il vantaggio relativo alle rotazioni delle componenti

Leclerc è il principale indiziato: a differenza del compagno di squadra, già ad agosto al Gran Premio del Belgio ha montato una nuova power unit con conseguente arretramento in griglia. Interlagos potrebbe dunque diventare il teatro di scelte tecniche decisive, con diverse squadre pronte a sacrificare posizioni in griglia per una power unit fresca.

Una prospettiva ragionevole sostenuta da logiche precise: il tracciato di San Paolo offre concrete opportunità di rimonta, rendendo la risalita dal fondo tutt’altro che impossibile. L’esempio più emblematico resta quello del 2021, quando Lewis Hamilton, retrocesso nella Sprint con la Mercedes, mise in scena una rimonta irresistibile fino alla vittoria, quasi sfacciata nella sua facilità.

La Rossa sta implementando da due gare una nuova metodologia di lavoro che abbraccia l’intero processo, dalla preparazione in fabbrica all’esecuzione in pista, con l’obiettivo di replicare in gara le prestazioni simulate. Il team italiano ci è riuscito molto bene in Messico e conta di ottenere lo stesso risultato anche in Brasile.

Ferrari vuole vincere una gara

All’interno di questa valutazione strategica emerge un aspetto evidente: la Ferrari non ha ancora vinto un Gran Premio in stagione e riuscirci rimane un obiettivo prioritario. Chiudere il mondiale a secco, dopo le ambizioni della vigilia, sarebbe un risultato difficile da digerire. Il problema è noto: le prestazioni della SF-25 non appaiono sufficienti per ambire al successo.

Ma il desiderio non si è spento nelle menti di tecnici, piloti e ingegneri. La riflessione è semplice: combinare una vettura ottimizzata con un vantaggio derivante dalla gestione delle penalità. Interlagos, ad esempio, è un tracciato dove risalire è fattibile grazie alle caratteristiche del layout. Accettare una sanzione per poi presentarsi con un motore fresco a Las Vegas potrebbe tradursi in un vantaggio rilevante.

Lo speedway americano esalta la power unit, soprattutto lungo i 300 chilometri di gara, dove la continuità di spinta può fare grandi differenze. Inoltre, con temperature più basse rispetto ad altri round, la gestione termica peserà meno del solito. La squadra lo sta considerando seriamente, pur senza aver ancora deciso.

Ne sapremo di più nei prossimi giorni. Nel frattempo, la Rossa prepara al meglio il weekend brasiliano, consapevole che ogni strategia sulla power unit sarà inutile senza una messa a punto solida, imprescindibile per avvicinarsi all’obiettivo. Ancora qualche giorno e lo scenario sarà più chiaro.

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