Gianluca Codeghini a Siena trasforma il rumore in arte: una mostra da ascoltare oltre che osservare 

  • Postato il 26 agosto 2025
  • Arti Visive
  • Di Artribune
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Siena si trasforma in una cassa di risonanza percettiva grazie a NoiSe. Derive, personale di Gianluca Codeghini (Milano, 1968) che inaugura il Chigiana International Festival & Summer Academy 2025. Curata da Stefano Jacoviello, la mostra si sviluppa come un articolato viaggio tra arte contemporanea e paesaggio sonoro, toccando tre sedi emblematiche della città: il Santa Maria della Scala, il ChigianArtCafé di Palazzo Chigi Saracini e lo spazio espositivo Inner Room. Qui, il concetto di “deriva” si declina in una trilogia percettiva di rumore nero, bianco e rosa, ciascuno con una sua densità e funzione simbolica. 

A Siena il viaggio nel rumore di Gianluca Codeghini inizia al Santa Maria della Scala  

Nel Refettorio e nei magazzini della Corticella del Santa Maria della Scala, Codeghini attiva il “rumore bianco”, una materia indistinta e totalizzante che si espande nello spazio in forma di installazioni, video, montaggi audio e disegni. La percezione si fa fluida, sospesa, e l’esperienza espositiva diventa occasione per interrogare l’individuo e i suoi limiti cognitivi. Un approccio che ribalta il concetto tradizionale di ascolto, elevando il brusio a dispositivo critico, dove l’ambiguità non è rumore di fondo, ma terreno fertile per nuove esplorazioni. 

La materia sonora di Gianluca Codeghini tra corpo, spazio e silenzio 

Lontano da ogni intento descrittivo, NoiSe. Derive lavora per scarti e sollecitazioni. Al ChigianArtCafé, il “rumore nero” assume una consistenza quasi tellurica: basse frequenze, quasi impercettibili, pongono lo spettatore di fronte all’impossibilità dell’ascolto pieno, all’oscurità del non-detto. Nella Inner Room invece, il rumore si fa “rosa”, sfumatura vibrante generata dalla continua interazione tra corpo, suono e spazio. Qui l’arte si fa fenomeno multisensoriale, capace di stimolare visione e tatto quanto l’udito, in un continuo dialogo tra presenza fisica e interferenza mentale. 

 
Gianluca Codeghini al Chigiana International Festival & Summer Academy 2025 

L’esperienza proposta da Codeghini non si limita alla mostra in sé, ma si espande anche nella programmazione di CHIGIANARadioarte, canale sonoro che accompagna il pubblico lungo tutta l’estate. La collaborazione tra la Chigiana, il Santa Maria della Scala e Inner Room, rivela come arte e musica possano coesistere non per somiglianza, ma per attrito. Un esercizio percettivo che si trasforma in gesto politico: ascoltare oggi, è un atto radicale. 

Gaia Rotili 

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Autore
Artribune

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