Giornata contro la pena di morte, a Genova la testimonianza di Ralph “Ron” Wright

  • Postato il 27 novembre 2025
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Generico novembre 2025

Genova. In occasione della Giornata Mondiale delle Città per la Vita, Città contro la Pena di Morte, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, domenica 30 novembre alle ore 17.45 presso la sala Quadrivium, in piazza Santa Marta 2 si terrà l’incontro con Ralph “Ron” Wright, che ha trascorso tre anni ingiustamente incarcerato nel braccio della morte in Florida.

Con lui dialogheranno Simona Merlo, responsabile in Liguria della campagna per l’abolizione della pena di morte per la Comunità di Sant’Egidio, e lo storico Luca Borzani.

La giornata

Il 30 novembre di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale delle Città per la Vita, Città contro la Pena di Morte per ricordare il giorno in cui, nel 1786, per la prima volta la pena di morte fu abolita in uno Stato, il Granducato di Toscana. Da allora molta strada è stata fatta nel cammino che porta all’abolizione della pena capitale nel mondo, ma tanto si può e si deve fare ancora.

Ogni città che aderisce al movimento illumina nella giornata un monumento, come segno visibile del suo impegno per un mondo contro la pena di morte. A Genova si illuminerà di blu la fontana di Piazza De Ferrari, a testimoniare che anche il capoluogo ligure è una Città per la Vita.

Sono ormai 2.500 i Comuni che nel mondo hanno aderito a “Città per la Vita” e che parteciperanno, in forme diverse, alla campagna, per dire di “no” alla pena di morte. Si tratta di un movimento che coinvolge migliaia di persone in tutti i continenti e che ha contribuito, attraverso un paziente impegno collettivo e rapporti con i diversi governi, a diminuire il numero dei Paesi mantenitori.

Il testimone

Ralph “Ron” Wright Jr. era un sergente dell’aeronautica militare e vice sceriffo della contea di Orange, che nel 2007 è stato accusato dell’omicidio di una donna e del suo giovane figlio. Nonostante l’assenza di prove che lo incriminassero, Ron è stato condannato esclusivamente sulla base di un potenziale movente e di opportunità; una giuria ha votato per raccomandare la pena di morte. Nel maggio 2017, la Corte Suprema della Florida ha stabilito che tutte le prove erano “puramente indiziarie” e che non c’erano prove per dimostrare che Ron fosse l’assassino. È stato assolto dalle accuse di omicidio ed è diventato la 27a persona ad essere scagionata dal braccio della morte in Florida. Ron ora vive in Florida e, insieme a molti altri condannati, lotta per l’abolizione della pena di morte.

Foto credits: “Arcidiocesi di Miami, Florida”

Autore
Genova24

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