Gli italiani non vogliono spendere più di 20.000 euro per l’auto nuova
- Postato il 6 agosto 2025
- Notizie
- Di Virgilio.it
- 3 Visualizzazioni

C’è una soglia psicologica che in Italia sembra non voler essere superata: 20.000 euro. È questo il tetto massimo che la maggior parte degli italiani è disposta a spendere per acquistare un’auto nuova. A dirlo non è un’impressione diffusa, ma l’ultima indagine dell’Osservatorio Findomestic, che fotografa un Paese attento alle spese, cauto, ma ancora legato all’idea di mobilità privata come sinonimo di libertà.
Un popolo che fa i conti, insomma, ma che cerca anche soluzioni intelligenti per continuare a muoversi senza rinunciare alla comodità e alla sicurezza. E tra alimentazioni, consumi e durata media, il quadro che emerge è chiaro: vince l’ibrido, ma senza spina e solo a patto di non costare troppo.
Le scelte della famiglia italiana
Il rapporto con l’auto, in Italia, è ancora fortissimo. Ma si è separato nel modo di viverlo: non è più impulsivo o legato al sogno. Oggi chi compra una macchina lo fa con razionalità, pensando al lungo periodo. In media, secondo i dati della ricerca Findomestic, un italiano tiene la propria auto per almeno dieci anni, spesso fino alla rottamazione.
Per molti la macchina non è più uno status symbol da cambiare ogni tre o quattro anni, ma uno strumento per la mobilità e per questo è importante che duri il più possibile. Questo atteggiamento si riflette anche nella cifra che si è disposti a spendere: il 53% degli italiani non supera i 20.000 euro. E se si considera che il prezzo medio di un’automobile nuova in Italia si aggira ormai sui 27.000 euro, capiamo subito quanto il gap tra desideri e realtà sia concreto. Non a caso, crescono le scelte orientate verso le vetture compatte, versatili, e dai costi contenuti, anche grazie agli incentivi statali o alle promozioni stagionali.
Si cerca efficienza e libertà d’uso
A spingere verso una scelta ibrida non è tanto una svolta ambientalista, quanto un mix di concretezza e praticità. Le auto ibride, secondo Findomestic, sono oggi la soluzione preferita dagli italiani: più del 45% le considera la scelta ideale. Il motivo? Consumano meno, non impongono vincoli di ricarica e permettono di muoversi facilmente anche nei centri urbani a traffico limitato. Al contrario, le auto elettriche faticano ancora a conquistare la fiducia del pubblico. I motivi sono noti: autonomia limitata, rete di colonnine non omogenea e costi troppo elevati. Appena l’8% degli intervistati le prende in considerazione seriamente.
Allo stesso tempo però, il 60% degli interpellati afferma di non aver ancora avuto un contatto diretto con il 100% elettrico, e non sa se effettivamente faccia risparmiare e quanto. Allo stesso tempo, si ha l’impressione diffusa che l’elettrificato rappresenti il futuro dell’auto per quanto al momento vivano di grandi limitazioni, sia strutturali che economiche.
L’analisi Findomestic traccia un identikit chiaro e realistico dell’automobilista italiano del 2025: concreto, razionale, con un occhio sempre puntato ai costi di gestione e alla durata nel tempo del mezzo. La soglia psicologica dei 20.000 euro rappresenta il nuovo punto di equilibrio tra desiderio e realtà, mentre la preferenza per l’ibrido mostra una crescente consapevolezza verso le sfide ambientali, senza però rinunciare alla libertà di movimento.