Il borgo segreto a un’ora da Napoli: un tesoro nascosto con la vista più bella d’Italia
- Postato il 11 settembre 2025
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Un piccolo borgo di appena 762 abitanti situato in provincia di Salerno, continua a incantare per la sua bellezza senza tempo.
Riconosciuto dall’UNESCO come parte integrante della Costiera Amalfitana, Atrani si distingue per essere il comune più piccolo d’Italia per estensione, con soli 0,12 km², ma è anche uno dei più densamente popolati e ricchi di storia e arte. Tuttavia, questa incantevole località si trova anche a dover convivere con il rischio idrogeologico legato alla sua posizione geografica, una sfida che si ripropone periodicamente da decenni.
Le origini di Atrani sono antichissime e risalgono all’epoca romana, come testimoniato da reperti archeologici e documenti storici. Il borgo, fondato da abitanti provenienti dalla vicina Ravello, venne chiamato Atranum. Durante il Medioevo, Atrani rivestì un ruolo di primaria importanza all’interno della Repubblica Marinara di Amalfi, acquisendo il titolo di civitas e diventando un nodo strategico per il commercio e la navigazione nel Mediterraneo.
Nel corso dei secoli, Atrani fu teatro di diverse dominazioni: dai Normanni agli Svevi, dai Francesi agli Spagnoli, fino all’ascesa dei Borboni nel XVIII secolo, che ne accentuarono l’importanza sia come centro turistico sia come polo produttivo di tessuti, carta e pasta. L’impronta storica di queste dominazioni è ancora ben visibile nell’architettura e nell’assetto urbano del borgo.
Il centro storico di Atrani si sviluppa in un dedalo di piccole viuzze, scalinate e piazzette, tutte facilmente esplorabili a piedi vista la compattezza del territorio. Tra le attrazioni principali spiccano la Piazzetta di Atrani, cuore pulsante del borgo affacciato sul mare, e le numerose chiese di grande valore artistico e spirituale.
Attrazioni culturali e religiose di Atrani
Tra le chiese più rilevanti spiccano la Chiesa di San Salvatore de’ Birecto, edificata nel X secolo e conosciuta per il suo campaniletto a vela e la storica porta in bronzo, e la Collegiata di Santa Maria Maddalena, fondata nel 1274 e situata su un promontorio con vista spettacolare sul Golfo di Salerno.
La cappella di Santa Maria del Bando, incastonata nella roccia sotto una vecchia torre, è un altro gioiello da scoprire, raggiungibile tramite una suggestiva e ripida scalinata. Completano il patrimonio religioso il monastero francescano di Santa Rosalia, la chiesa di Santa Maria Immacolata, la Cappella di San Gertrude e la chiesa di San Michele Fuori le Mura, famosa per la sua particolare architettura.
Questa ricchezza architettonica e spirituale non solo testimonia la complessità storica del borgo, ma rappresenta anche un elemento fondamentale dell’identità atranese, profondamente legata alla figura di Santa Maria Maddalena, patrona del paese e celebrata con una festa solenne ogni 22 luglio, evento che richiama ancora oggi la comunità locale e i visitatori.

Nonostante la straordinaria bellezza, Atrani è una delle località più esposte al rischio frane e alluvioni lungo tutta la Costiera Amalfitana. La conformazione geografica, con il paese stretto tra il monte Civita e il monte Aureo e attraversato dal fiume Dragone, lo rende particolarmente vulnerabile a eventi meteorologici estremi.
Nel 2010, un’alluvione devastante ha colpito il borgo, con il fiume Dragone che ha rotto gli argini causando ingenti danni materiali e purtroppo anche vittime. Questo evento non è isolato: la storia di Atrani e della penisola sorrentino-amalfitana è segnata da numerosi episodi di dissesto idrogeologico aggravati dall’attività antropica, come la cementificazione incontrollata delle aree collinari.
La questione della sicurezza e della prevenzione rimane quindi centrale per Atrani, che rappresenta un caso emblematico di come sia possibile la convivenza con il rischio, attraverso la gestione attenta del territorio e la prevenzione strutturale, in modo da preservare la vita e il patrimonio senza rinunciare alla storia e alla cultura del luogo.
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