Il curling di Stefania Constantini da Pechino a Milano Cortina: la metà femminile del doppio misto azzurro

  • Postato il 13 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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C’è una pietra che ha spostato un intero sport. A Pechino 2022, nell’ottavo end della finale del doppio misto, Stefania Constantini gioca il doppia bocciata (double take-out) che mette il punto dell’8–5 e consegna all’Italia la prima medaglia olimpica del curling.

Quell’oro, costruito con un percorso netto (tutti successi nel girone all’italiana, 8–1 alla Svezia in semifinale), ha riscritto il posizionamento del curling nel nostro Paese e ha cambiato la traiettoria di una ragazza cresciuta a Cortina d’Ampezzo che oggi guida anche la Nazionale femminile. Il passaggio simbolico è stato istantaneo: da promessa rispettata a riferimento tecnico e mediatico.

Constantini, radici e formazione: Cortina palestra permanente

Nata il 15 aprile 1999 a Pieve di Cadore, tesserata Fiamme Oro e formata al CC Dolomiti, Constantini scopre presto il ghiaccio di casa. La prima ribalta internazionale arriva ai Giochi Olimpici Giovanili 2016 (Lillehammer), dove fa esperienza sia a squadre sia nel mixed doubles, anticamera della specialità che la consacrerà. È un percorso “di valle”, fatto di impianti e comunità che a Cortina hanno una cultura antica per gli sport invernali: qui impara letture di ice e routine che oggi emergono in ogni suo time-out.

Stefania Constantini e Amos Mosaner medaglia d’oro a Pechino 2022 nel curling doppio misto

La stagione che ha cambiato tutto: Pechino 2022

Con Amos Mosaner forma una coppia che a Pechino domina. La qualità del loro torneo non è uno slogan: dicono numeri e percentuali della finale (Constantini 83% al lancio), e soprattutto una gestione delle partite chirurgica nei momenti-chiave.

Quell’oro, oltre a entrare in bacheca, entra nel linguaggio comune: in pochi giorni il curling smette di essere “oggetto misterioso” (identificato spesso come “bocce sul ghiaccio”) e diventa topic nazionale. Un percorso straordinario per una nazione come l’Italia che prima di ottenere un posto obbligatorio alle Olimpiadi di Torino 2006 non aveva nessuna tradizione degna di nota in questo sport.

“In Italia, il curling non è uno sport molto diffuso”, ha spiegato Constantini alla Reuters lo scorso agosto. “Quello che io e Amos abbiamo fatto a Pechino ha fatto davvero la differenza. È davvero bello vedere come gli italiani in questo momento tifino per noi e ci seguano durante i nostri tornei e la nostra preparazione. Il curling non è molto diffuso, ma stiamo crescendo… La mia vita è cambiata molto in una settimana, prima di partire per la Cina ero solo una ragazza normale che lavorava part-time e giocava…”.

L’altra maglia: Stefania skip e la crescita dell’Italia femminile

Se l’oro olimpico illumina, il lavoro da skip dell’Italia femminile fa sostanza. Nel 2023 la Nazionale entra per la prima volta nei playoff del Mondiale di Sandviken, segno di una squadra finalmente stabile tra le grandi. Nello stesso anno, ad Aberdeen, arriva l’argento europeo (6–5 in finale con la Svizzera): la partita scivola sui millimetri dell’ultimo stone, ma certifica che l’Italia è da podio.

In curriculum, come memoria storica, resta anche il bronzo europeo 2017 con la squadra di Diana Gaspari, tappa che racconta come l’ascesa non sia casuale ma il frutto di un ciclo tecnico cresciuto attorno a Cortina e Pinerolo.
Nel 2024 il gruppo sfiora un’altra impresa: quarto posto iridato in Canada, fermato dalla Corea (6–3) nella finale per il bronzo. L’anno dopo, Uijeongbu 2025 restituisce un Mondiale più complicato (4–8), ma anche quei passi indietro sono fisiologici in una squadra giovane che gioca ormai solo contro élite.

Un primo piano di Stefania Constantini sul ghiaccio di Pechino

Constantini e i partner del doppio misto

Dopo la favola di Pechino, Constantini non gioca sempre il doppio con Mosaner: nel 2022 e 2023 fa i Mondiali con Sebastiano Arman, nel 2024 con Francesco De Zanna. È una scelta che le aggiunge letture tattiche e densità di esperienza. Nel 2025 la reunion con Mosaner è immediatamente vincente: titolo mondiale a Fredericton dopo un torneo perfetto che ribadisce l’efficacia del loro linguaggio comune sul ghiaccio.

Di nuovo insieme e di nuovo imbattibili: Constantini e Mosaner hanno ripreso il filo d’oro di Pechino e lo hanno intrecciato fino al titolo iridato nel doppio misto di curling: campioni del mondo, senza sconfitte, proprio come alle Olimpiadi. “È divertente perché abbiamo giocato insieme alle Olimpiadi e poi non abbiamo giocato più insieme per tre anni”, il commento di Constantini.

Per l’Italia, è il primo storico oro mondiale nel curling, considerando tutte le specialità. Il percorso è stato perfetto: 11 successi in 11 partite, come a Pechino, e una striscia di imbattibilità che nei grandi eventi tocca quota 22 gare. Un segnale potente in vista dell’inverno che porterà alle Olimpiadi di casa, dove Constantini e Mosaner punteranno a difendere il titolo olimpico.

L’orizzonte: Milano Cortina 2026, il ghiaccio di casa

Cortina non è solo la “cartolina” della sua infanzia: sarà il teatro olimpico del curling, con torneo in programma dall’8 al 22 febbraio 2026. L’Italia, da Paese ospitante, è già qualificata in uomini, donne e doppio misto. Per Constantini significa una cosa: giocare il torneo più importante dove tutto è cominciato. E nelle sue parole – più volte – la dimensione emotiva torna: dopo la bolla cinese, sentire il rumore di casa sarà diverso, forse più difficile, certamente più bello: “Sarà un po’ strano. Di solito non abbiamo nessuno che ci fa il tifo durante la competizione, perché giochiamo molto in Canada. Sarà davvero divertente competere con dei tifosi che ci fanno il tifo, che fanno un po’ di rumore per noi”, ha commentato Constantini alla Reuters.

“Ho vissuto due esperienze diverse. Ho giocato in Cina, molto lontano da casa, dove era facile concentrarsi solo sul curling. Ero solo io, il mio sport, la mia squadra. Tra meno di un anno sarà tutto molto diverso, perché giocheremo in Italia. Giocherò nella mia città natale, con la mia famiglia, i miei amici”.

Constantini da Pechino a Milano Cortina

Da Pechino a Milano-Cortina è l’arco narrativo di un’atleta che ha prima aperto una porta (oro olimpico nel 2022), poi arredato la stanza (Europei 2023, Worlds 2024) e nel 2025 ha rimesso la firma sul doppio misto con un titolo mondiale. A un passo dai Giochi di casa, Stefania Constantini è la faccia tecnica e simbolica del curling azzurro: la skip che ha insegnato all’Italia a leggere una casa di pietre – e a immaginare, finalmente, che lì dentro ci sia sempre spazio per un altro punto.

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