Il Flamingo rappresenta una svolta per Kyiv. Ecco perché

  • Postato il 20 agosto 2025
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L’arsenale di Kyiv continua ad ampliarsi. L’ultima arma delle forze armate ucraine è un missile da crociera denominato “Flamingo”, le cui caratteristiche (e le implicazioni strategiche di queste) hanno attirato l’attenzione della comunità internazionale. Secondo i dati circolati il Flamingo, prodotto dalla società ucraina Fire Point, sarebbe equipaggiato con una testata da 1.150 chilogrammi, un potenziale distruttivo decisamente superiore rispetto agli armamenti di lungo raggio finora disponibili per Kyiv. Le modalità di guida rimangono poco chiare: fonti indicano la probabile presenza di sistemi di navigazione satellitare combinati a un apparato inerziale, con resistenza alle contromisure di guerra elettronica. Secondo quanto riportato dai media ucraini, il missile avrebbe una portata di 3.000 chilometri, e sarebbe già stato impiegato in attacchi contro obiettivi in territorio russo.

Con una gittata tale, il nuovo missile potrebbe colpire obiettivi siti in profondità nel territorio russo, come Mosca e San Pietroburgo, e arrivando fino ad alcune aree della Siberia. Si tratterebbe di un salto di qualità notevole rispetto ad altri sistemi in dotazione alle forze ucraine come il missile Neptune (con una portata di 360 km), i sistemi Storm Shadow e Scalp-Eg franco-britannici (circa 250 km), e addirittura gli Atacms americani (fino a 300 km). La libertà di impiego èun’ulteriore svolta: non trattandosi di un sistema donato dagli alleati occidentali, l’Ucraina può utilizzarlo senza restrizioni su obiettivi sensibili all’interno della Russia, inclusi aeroporti militari, infrastrutture energetiche e nodi logistici. Questo nuovo sistema d’arma offre a Kyiv una capacità superiore ai Kalibr della controparte russa, che hanno una gittata compresa tra 1.500 e 2.500 km, ma una testata limitata a circa 450 kg. Il Flamingo, al contrario, unisce grande portata e capacità distruttiva, risultando quindi potenzialmente più efficace.

La tempistica della rivelazione non appare casuale: l’annuncio è arrivato a ridosso dell’incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin in Alaska, e poche ore prima del faccia a faccia alla Casa Bianca tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Gli analisti hanno subito notato una netta somiglianza con il Fp-5, un missile da crociera presentato in passato dalla società emiratina “Milanion”. Anche questo modello dichiara una portata massima di 3.000 chilometri, una velocità di crociera tra 850 e 900 km/h e una testata da circa 1.000 chilogrammi. Resta ignoto se i due sistemi siano collegati direttamente, ma l’analogia rafforza l’ipotesi di un progetto condiviso (o quantomeno di un adattamento).

Autore
Formiche

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