Il terzo capolavoro di Pogacar alla Liegi-Bastogne-Liegi

  • Postato il 27 aprile 2025
  • Di Agi.it
  • 3 Visualizzazioni
Il terzo capolavoro di Pogacar alla Liegi-Bastogne-Liegi

AGI - Tadej Pogacar vince la 111esima edizione della Liegi-Bastogne-Liegi in solitaria, affondando pedalata dopo pedalata, senza mai fermarsi. Per lui ora in bacheca nove classiche monumento, come Coppi e Girardengo. L'iridato sloveno è partito a 35 chilometri dal traguardo, da quel momento in poi la corsa si è spaccata in due, con la passerella del campione del mondo in carica e la lotta per il secondo posto. Sul podio un ottimo Giulio Ciccone, tra i più propositivi, terzo l'irlandese Ben Healy, entrambi a 1'03" dal vincitore: una giornata più che positiva per l'Italia, che ha chiuso con Velasco al quarto posto e Bagioli al sesto.

I soliti scatti iniziali hanno animato la corsa, poi la fuga di giornata - composta da circa 12 elementi - è stata riassorbita dal gruppo ai -80: su La Redout il forcing di Pogacar che nel giro di poche pedalate ha fatto il vuoto, Evenepoel ha invece sofferto approcciando la salita nella parte centrale del gruppo.

Le parole del campione sloveno

Da quel momento in poi è stato il solito show da parte del capitano della UAE: "Mi sento davvero bene - ha dichiarato al termine della sua terza vittoria alla Doyenne, la seconda di fila - è davvero bello finire la prima parte di stagione in questo modo, sono davvero felice. Per il momento è stato tutto quasi perfetto".

Pogacar ha poi proseguito: "Non era il piano squadra attaccare in quel momento, ma diverse squadre non avevano compagni e capitani, all'inizio non sapevo se proseguire o meno nell'attacco, poi ho sentito che le gambe giravano bene, sono andato dritto. Non so cosa sia accaduto a Remco, non l'ho visto e sono partito in quel momento. Adesso sono contento perché posso staccare un po' la spina". Giornata positiva anche per Giulio Ciccone: "Mi sento davvero stanco, ma allo stesso tempo sono molto felice e, quando sei felice, senti meno la stanchezza. Non voglio dire che finire secondo dietro Tadej Pogacar è come una vittoria, ma è sicuramente una bella sensazione".

Quando Tadej Pogacar ha attaccato, mi sono concentrato solo su me stesso e sul mio ritmo. Sapevo di non avere le gambe per seguirlo, quindi ho cercato di gestire al meglio le energie. Liegi è una delle mie gare preferite. Significa molto salire sul podio". Da mercoledì si torna in strada col Giro di Romandia, poi dal 9 maggio partirà il Giro, con Ciccone che vorrà essere protagonista.  

Continua a leggere...

Autore
Agi.it

Potrebbero anche piacerti