Il vero volto di Villa Pamphili, principe Doria: “Qui è tutto in abbandono” Il Tirreno

  • Postato il 10 giugno 2025
  • Di Il Tirreno
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Il vero volto di Villa Pamphili, principe Doria: “Qui è tutto in abbandono” Il Tirreno

“Vedere questo posto appartenuto alla mia famiglia legato ai fatti di cronaca che in questi giorni stanno riempiendo i giornali mi fa star male. Qui c’è abbandono e incuria, c’è erba alta, strutture fatiscenti è un non luogo dove l’emarginazione trova casa”. Non nasconde il suo rammarico il principe Marco Doria mentre ripercorre i terreni che un giorno appartenevano alla sua famiglia, espropriati nel 1939. “Abbiamo mille anni di storia e meriteremmo una diversa attenzione. Qui dentro c’è di tutto, nel mio incarico con la sindaca Raggi ho cercato in tutti i modi di metterci mano", racconta Doria che, nel 2018, fu nominato presidente del Tavolo per la riqualificazione dei parchi e delle ville storiche di Roma. "Feci mettere proprio qui dentro il mio ufficio ristrutturandolo a spese mie. Feci mettere una stazione della Polizia municipale che oggi vedo chiusa e abbandonata. Mi battei affinché la zona fosse interamente monitorata con le telecamere, ma mi fu risposto che non c’erano soldi. Stessa cosa per l’ufficio del decoro urbano. Le zone critiche sono tante: il bosco vicino al laghetto è luogo di prostituzione maschile addirittura pubblicizzato su internet, vicino al parco dei bambini c’è un altro boschetto conosciuto come il bosco del buco, zombie che camminano in mezzo ai bambini per poi andarsi a nascondere qui dentro per drogarsi. C’è poi la parte delle serre, dove abbiamo rinvenuto circa 60 posti letto, per non parlare poi del ponte che collega le due parti della villa divise da via Leone XIII dove sotto ormai trova rifugio chiunque. Possiamo trovare pentole per cucinare, vestiti e rifiuti abbandonati”. Per il suo incarico e le sue attività, Doria è ora sotto scorta, è stato minacciato più volte, l’ultima con pallottole e polvere da sparo ritrovate sotto casa. “Venire qui e vedere questo scempio mi far star male. Dalla fine del mio incarico non sono più venuto qui. Anzi, evito di passare pure per le strade limitrofe. Sto troppo male”.
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Autore
Il Tirreno

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