In Piemonte continua a spuntare nuova arte pubblica vicino al santuario con la cupola più grande del mondo
- Postato il 27 novembre 2025
- Arti Visive
- Di Artribune
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Prosegue il progetto pluriennale di arte pubblica permanente Landandart – andar per arte, creato e curato dall’Associazione culturale VIA, con l’obiettivo di valorizzare il territorio del Monregalese, in Piemonte, attraverso differenti linguaggi artistici contemporanei. Il progetto si sta arricchendo e sviluppando mese dopo mese in una zona delle Langhe ancora poco conosciuta, dove si trova il Santuario di Vicoforte che vanta la cupola ellittica più grande del mondo interamente affrescata. L’ultima opera appena inaugurata è Flusso Pellegrino di Carlo D’Oria che va ad aggiungersi ai precedenti interventi di Emilio Ferro, Giovanni Ozzola e Antonio Capaccio.
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Il Monregalese: ultima propaggine dell’Alta Langa
Il Monregalese, in provincia di Cuneo, è quell’area compresa tra le Langhe, le vallate delle Alpi Marittime e la Liguria, racchiusa tra montagne, colline e pianura, non lontano dal mare. Un’“altra Langa”, e anche l’ultima propaggine dell’Alta Langa, quella più nascosta e più selvatica, dove spiccano Mondovì e Vicoforte e dove l’Associazione culturale VIA ha voluto dare vita a Landandart, mettendo al centro l’arte, declinata nelle sue molteplici espressioni, e il paesaggio, inteso sia come insieme di luoghi in cui scoprire beni architettonici da valorizzare e da promuovere, sia come elemento naturale da esplorare attraverso sport all’aria aperta. In questi luoghi passa, infatti, il Sentiero Landandè gestito dal comitato omonimo: un circuito tra le campagne del Monregalese di 55 km di percorsi per tutti, in bici e a piedi, tra paesaggi, enogastronomia e cultura.

L’Associazione Landandart
“Il nostro nome è in parte ispirato a loro: Landandé in piemontese vuol dire “dove vai?” quindi Landandart letto come si scrive e non in inglese diventa “andar per arte” – proprio perché noi vogliamo costruire percorsi che colleghino le nostre opere d’arte, e se capita le inseriamo all’interno di quelli tracciati da loro”, spiega ad Artribune Giulia Carbone, la giovane presidente di questa associazione, che ha fondato due anni fa insieme al marito Geremia Siboni e a Sergio Basso e che dall’anno scorso ha creato questo percorso d’arte, inserito nel tracciato più grande del Sentiero Landandè con l’ambizione di arrivare fino al Roero.
La nuova opera d Carlo D’Oria per Landandart
Intanto, il focus del nuovo intervento di Carlo D’Oria, ispirato dal borgo di Vicoforte meta di pellegrinaggio religioso, è un omaggio dell’artista “a tutta l’umanità che proprio grazie al suo spirito nomade ha contribuito alla mescolanza delle etnie, allo scambio di pensieri e all’incontro di culture diverse”. Si tratta di una scultura in ferro corten installata proprio dietro la Cappella di San Rocco, nel campo denominato Dietro San Rocco, che si appresta a diventare un parco artistico aperto a tutti, con un palchetto fisso adatto a ospitare concerti ed altri tipi di eventi.

Le altre opere di Landandart
Un altro intervento da poco inaugurato è quello di Antonio Capaccio che, con l’opera La Vergine dei Battuti, ha colmato il vuoto che si era venuto a creare nella maestosa nicchia ornata di stucchi che sovrasta l’altare dell’ex Oratorio della Confraternita dei Battuti a Vicoforte, un tempo occupata da uno stendardo processionale ora conservato nella Sala Consiliare del Comune di Vicoforte: qui l’artista mescola arte figurativa e arte astratta offrendo un compendio di tutto il suo percorso artistico. Risalgono, invece, al 2024 gli interventi di altri due artisti: Miracle, di Emilio Ferro, una struttura metallica di luce e una registrazione sonora ideata per la Cappella di San Rocco, situata lungo la via che porta al celebre Santuario di Vicoforte; Atto unico – campane di Giovanni Ozzola, composto da cinque campane in ceramica, che inizialmente interagivano con lo spazio pubblico immerso nel verde lungo la passeggiata del Bosco della Nova a Mondovì e che, dopo un atto vandalico, sono state ricollocate nei pressi della Cappella di San Rocco. Per il prossimo anno si attende un intervento di Jacopo Benassi che, questa volta, valorizzerà la scenografia naturale del Bosco del Fo, sempre a Vicoforte.
Claudia Giraud
L’articolo "In Piemonte continua a spuntare nuova arte pubblica vicino al santuario con la cupola più grande del mondo " è apparso per la prima volta su Artribune®.