La fatwa contro Trump è una dichiarazione di guerra all’Occidente
- Postato il 26 luglio 2025
- Di Panorama
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Gli ayatollah iraniani hanno lanciato una fatwa in seguito alle decisioni geopolitiche del presidente americano. Ogni islamico è tenuto ad uccidere Donald Trump, glielo chiede Allah, ed è suo preciso dovere rispondere all’ordine dell’Altissimo.
Non è una novità. Tutti ricorderete la fatwa lanciata a Salman Rushdie, il noto scrittore che ricevette la fatwa di una condanna a morte da parte dell’ayatollah Khomeini perché ritenuto reo di sacrilegio verso la religione mussulmana per il suo libro I versi satanici, ma questa assume un carattere particolare perché è rivolta al legittimo presidente, regolarmente eletto, degli Stati Uniti d’America, cioè si utilizza il diritto islamico di uno stato teocratico guidato da Khamenei, guida politica e religiosa ad un tempo (chissà se nell’islam, magari fra qualche secolo, verrà adottata la concezione laica dello Stato per la quale la legge civile e sovraordinata alla legge religiosa?), piuttosto che riferirsi ai diritti umani e al diritto internazionale.
Cos’è una fatwa? La fatwa è un termine che viene dall’arabo e indica un responso giuridico su questioni riguardanti il diritto islamico. È vero che Trump ha sostenuto a più riprese la necessità di eliminare il capo dell’Iran in quanto finanziatore di gruppi terroristici, come nell’ultimo caso dell’assalto di Hamas a Israele il 7 ottobre 2023, ma con una differenza: che il capo dell’Iran si è reso responsabile di atti stragisti dando danaro direttamente ai gruppi che li hanno compiuti e dunque siamo nell’ambito della sicurezza di possibili Paesi aggrediti in quanto giustamente ostili al regime iraniano. Non sono la stessa cosa le affermazioni di Trump – pure discutibili all’infinito – e la fatwa lanciata da Khamenei. Il muftì, esperto qualificato di legge islamica, è colui che ha emesso la fatwa stessa come interpretazione ortodossa della legge islamica su una questione specifica: in questo caso l’operato del presidente Trump contro la legge islamica. Da notare che la legge islamica (lo dice il nome stesso) riguarda gli islamici ma, in questo caso, sulla base di essa, viene lanciato un invito ad uccidere il presidente americano rivolto a ogni islamico, anzi, che vale come prescrizione per ogni fedele musulmano. Naturalmente ci sarà il coro di coloro che sosterranno che questo non è il vero islam, che il muftì ha fornito un parere eterodosso (non ortodosso, non dando un’interpretazione vera del testo coranico), ma sta di fatto che gli ayatollah di quel Paese (che se ne fotte altamente del rispetto di qualsiasi diritto umano) saranno seguiti da molti adepti, in tutto il mondo – ovviamente quello occidentale –; la fatwa sarà accettata come vincolante perché emessa da chi ha i poteri legittimi – secondo loro – di emetterla.
Ora, voi immaginate quanti musulmani nel mondo (circa due miliardi, cioè il 25 per cento della popolazione del pianeta), e ne abbiano avuto molti esempi in Italia, come l’imam di Bologna espulso dall’Italia per motivi di sicurezza nazionale, siano propensi alla radicalizzazione e cioè a divenire fondamentalisti e quindi possibili prestatori d’opera al servizio del terrorismo islamico, anche nell’America del Nord.
Certamente i servizi segreti del mondo civile saranno in allerta più che mai perché questa fatwa è lanciata da un Paese che aspira ad avere l’atomica e che ha foraggiato il terrorismo jihadista in modo dimostrato e da decenni. Capite che far cadere il regime iraniano è una priorità assoluta, voluta da molti cittadini di quel Paeseanche, perché si possa pensare ad una qualche forma di riorganizzatone geopolitica del Medio Oriente? Come si fa a fare accordi con un Paese di quel tipo? Quali garanzie può dare il capo supremo dell’Iran di tenere fede ad eventuali accordi? Il mondo si era illuso che l’arricchimento dell’uranio, in vista della creazione della bomba atomica, si fosse fermato, ma l’Agenzia mondiale dell’energia atomica ci ha detto che questo non è vero. Chi ce lo deve dire ancora? Vi immaginate una “maledizione” del genere lanciata dalle altre due religioni del Libro, da un rabbino, o da un vescovo della Chiesa cattolica? Impensabile. Dobbiamo lavorare affinché nel mondo nessun leader islamico possa permettersi di lanciare ancora una fatwa contro chicchessia.