La pagellina Fmi all’Italia: “Bene i conti pubblici ma il debito deve continuare a scenedere”

  • Postato il 22 luglio 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Il Fondo monetario internazionale visiona i già noti dati sull’economia italiana e ci dà la pagellina. Questa volta è andata benino, comunque promossi. “Un risultato di bilancio migliore del previsto nel 2024 ha permesso il ritorno a un avanzo primario (differenza tra entrate e spese dello stato prima che vengano pagati gli interessi sul debito pubblico, per noi circa 60 miliardi di euro l’anno, ndr)”. Il Fondo aggiunge che proseguire la solida performance fiscale sarà essenziale per riportare il debito pubblico su una traiettoria discendente”.

È l’immutabile tormentone che riguarda chiunque: il debito deve scendere. Come farlo, importa poco o nulla. Del resto il Fmi nasce come guardiano degli interessi dei creditori internazionali. In quello che tecnicamente si chiama Article IV (la valutazione dedicata ai singoli paesi) si legge che il Fondo “nota che il debito rimane persistentemente alto e sottolinea la necessità di un consolidamento sostenuto e per mettere il debito su una chiara traiettoria discendente“.

I direttori del Fmi Riccardo Ercoli ed Annalisa Korinthios, comunque, elogiano la “solida performance di bilancio e il ritorno all’avanzo primario” ed “hanno accolto con favore l’impegno delle autorità per un piano fiscale a medio termine che bilanci le considerazioni sulla sostenibilità del debito e le esigenze di investimento, e sia in linea con il quadro di bilancio dell’Ue”. Viene quindi chiesto all’Italia “di continuare la compliance fiscale, razionalizzare deduzioni e detrazioni fiscali, e sostituire sussidi inefficienti con misure per la produttività”.

“Le autorità ritengono che il superamento delle principali sfide del paese e il raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità del debito non debbano passare solo attraverso un controllo più efficace delle finanze pubbliche, ma anche tramite l’aumento della crescita potenziale“, ha aggiunto Ercoli. In sostanza, il rapporto debito/Pil si può migliorare anche facendo salire il prodotto più di quanto faccia il debito. Grazie Fmi.

Poi il riassunto dei dati che già conosciamo: “L’economia italiana ha continuato a espandersi a una velocità moderata con il pil cresciuto dello 0,7% nel 2024 e atteso salire dello 0,5%, per poi accelerare allo 0,8% l’anno prossimo”. E poi “nonostante l’aumento dell’incertezza della politica commerciale globale, l’attività economica nel primo trimestre del 2025 è rimasta resiliente grazie alla continua crescita degli investimenti e a un solido mercato del lavoro“.

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Il Fatto Quotidiano

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