Le voci dal palazzo, Meloni: “La pace non si costruisce sventolando bandiere”. Schlein: “Passo decisivo ma cammino ancora lungo”. Salvini: “Se le armi taceranno, Trump meriterà il Nobel per la Pace”
- Postato il 9 ottobre 2025
- Politica
- Di Blitz
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Come ovvio, nel palazzaccio della politica si parla del possibile cessate il fuoco a Gaza. “La pace si costruisce lavorandoci e non limitandosi a sventolare bandiere” dice la premier, Giorgia Meloni. “Il cammino della pace sarà ancora lungo, ma oggi è un passo decisivo” le parole della segretaria dem, Elly Schlein.
“Se le armi finalmente taceranno – scrive il vice premier Matteo Salvini – il presidente Donald Trump merita davvero il Premio Nobel per la Pace”.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Sono molto fiera del lavoro silenzioso ma costante, riconosciuto da tutti gli attori in campo, che l’Italia ha portato avanti, sempre per ricordare che la pace si costruisce lavorandoci e non limitandosi a sventolare bandiere”. (Giorgia Meloni, Gr1 Rai)
“Provo una forte emozione a pensare a tutti i palestinesi sopravvissuti al genocidio che finalmente possono vedere una Gaza dove tacciano le armi e arrivano gli aiuti umanitari. Spero davvero che questo primo passaggio segni una svolta definitiva e possa garantire un processo di pacificazione che metta al centro l’effettiva autodeterminazione del popolo palestinese, più che calcoli, speculazioni che nulla hanno a che fare con il suo benessere”. (Giuseppe Conte, Tg1)
“Accogliamo con sollievo l’accordo sulla tregua. Il cammino della pace sarà ancora lungo, ma oggi è un passo decisivo, con il cessate il fuoco permanente, il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e il ritiro dell’esercito israeliano, per cui vanno ringraziati gli sforzi diplomatici di Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia”. (Elly Schlein)
“Il premio Nobel per la pace a Trump? Sembrava una boutade qualche mese fa, però se raggiunge l’obiettivo di pace tra Israele e Palestina, certamente un titolo di merito ci sta assolutamente”. (Antonio Tajani, Rtl 102.5)
“Rilascio di tutti gli ostaggi israeliani nelle prossime ore, cessate il fuoco e ricostruzione di Gaza: accordo raggiunto, una notizia stupenda! Se le armi finalmente taceranno, il presidente Donald Trump merita davvero il Premio Nobel per la Pace”. (Matteo Salvini)
“Credo che debba essere unanime la soddisfazione e la profonda gioia per questa possibilità straordinaria che si è aperta, è profondo l’orgoglio e la soddisfazione per quello che l’Italia ha voluto e saputo fare”. (Lucio Malan, Fratelli d’Italia)
“Non è il momento di abbassare l’attenzione: è solo un primo passo e, purtroppo, molte volte abbiamo assistito ad accordi disattesi che lasciavano di nuovo spazio alle bombe”. (Laura Boldrini, Partito Democratico)
“Una buona notizia, finalmente. Si riapre una via per la pace. Un cammino fragile fatto di coraggio, fiducia e gesti umani. La liberazione degli ostaggi, l’inizio del ritiro delle truppe e il cessate il fuoco sono un primo passo, fondamentale, verso la fine di un dolore che dura da troppo”. (Nicola Zingaretti, Partito Democratico)
“Agli amici di M5s dico che siete stati scavalcati da Hamas, nel senso che è davvero sintomo di un’ingenuità e un’adolescenza politica l’idea di pensare si bocciare un piano prima che la controparte – dicasi Hamas – lo bocci”. (Carlo Calenda)
“L’accordo di Pace siglato nella notte è un accordo storico. La politica può fare (ancora) la differenza. Ostaggi liberi, fine della guerra, due popoli due Stati. E per i bambini della Terra Santa si apre una finestra di speranza straordinaria. Grazie a chi ci ha lavorato, da Washington fino a Sharm, da Doha a Tel Aviv, da Ryad a Istanbul. Come dice il Salmo: ‘Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano’. Questa è una notte che passerà alla storia. Sono commosso fino alle lacrime”. (Matteo Renzi)
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