Maltrattamenti in asilo nido, il giudice respinge il patteggiamento per una maestra
- Postato il 18 giugno 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Aveva provato a patteggiare una pena di tre anni per evitare il processo, ma il giudice ha respinto la richiesta, ritenendola inadeguata rispetto alla gravità delle accuse. La protagonista è una maestra-educatrice di 45 anni, in servizio da quasi sedici anni in un asilo nido comunale di Milano, arrestata il 12 aprile 2024 per maltrattamenti aggravati su almeno dieci bambini molto piccoli, tra i pochi mesi e l’anno di età. L’udienza di fronte al giudice per l’udienza preliminare Domenico Santoro ha confermato il rinvio a giudizio. La richiesta di patteggiamento era stata avanzata dopo che la Procura, con la pm Rosaria Stagnaro e l’aggiunta Letizia Mannella, aveva ottenuto il giudizio immediato in base agli elementi raccolti dalla Polizia locale.
Le indagini e le prove delle violenze
Il quadro emerso è drammatico: nell’ordinanza firmata dalla gip Chiara Valori si parla di violenze fisiche e psicologiche quotidiane. Le accuse documentano urla, insulti, strattonamenti, minacce e persino azioni fisiche gravi come l’uso di mani e gambe per impedire ai bambini di muoversi o costringerli a dormire. In alcuni casi, i piccoli sarebbero stati lasciati cadere con violenza, sbattendo il viso a terra. Le indagini sono partite dalle segnalazioni di altre educatrici, raccolte dalla Direzione dei servizi per l’infanzia del Comune di Milano. Tra febbraio e marzo 2024, microcamere e intercettazioni ambientali hanno confermato i maltrattamenti, portando all’arresto. Il Comune di Milano è stato citato come responsabile civile. Il processo inizierà a ottobre.
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