Minacce e cinghiate a moglie e figlie per 20 anni, padre “padrone” condannato a 4 anni e 3 mesi

  • Postato il 27 ottobre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Sono stati due decenni di terrore quelli vissuti da una donna e le sue quattro figlie tra minacce di morte, botte e cinghiate. La storia arriva dalla Valsugana, in Trentino, dove un uomo di 58 anni, classico esempio di “padre-padrone” è stato condannato per maltrattamenti. Come si legge su Il Dolomiti, l’uomo dovrà scontare 5 anni e 3 mesi di reclusione e versare una provvisionale di 15 mila euro all’ex coniuge, 10 mila euro alla figlia maggiore e 5 mila euro a ciascuna delle altre due figlie.

La fine della relazione e le minacce al nuovo compagno della moglie

Già dopo le nozze il marito aveva mostrato atteggiamenti violenti verso la moglie, arrivando a picchiarla con la cintura davanti alle figlie, all’epoca ancora minorenni. Le violenze erano anche di carattere psicologico: il 58enne era arrivato ad installare sul cellulare della moglie un’applicazione per spiarla e sapere così dove fosse. Anche a fronte della fine della loro relazione, le minacce non si erano placate, coinvolgendo pure il nuovo compagno della donna. Per questo lei ha deciso di denunciare l’ex coniuge, rendendo noti tutti gli episodi di cui era stata vittima insieme alle sue figlie. L’uomo è finito in tribunale e lo scorso giovedì per lui è arrivata una sentenza di primo grado, con la condanna a più di 5 anni.

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Blitz

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