Modi inaugura Vizhinjam, porto strategico per l’India del futuro

  • Postato il 4 maggio 2025
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Il 2 maggio, il primo ministro indiano Narendra Modi ha inaugurato il tanto atteso porto internazionale in acque profonde di Vizhinjam, a Thiruvananthapuram, nel Kerala, segnando un punto di svolta nella strategia marittima dell’India. Concettualizzato nel lontano 1991, il progetto ha affrontato decenni di ritardi e ostacoli burocratici prima di diventare operativo nel 2025. Costruito da Adani Ports and Special Economic Zone Ltd (Apsez) — la maggiore società portuale del Paese, parte del gruppo Adani — Vizhinjam rappresenta il primo porto indiano interamente dedicato al transhipment e il primo semi-automatizzato, realizzato con un modello di partenariato pubblico-privato.

Ma Vizhinjam non è solo futuro. È anche storia. Questo tratto di costa è stato per secoli un pilastro del commercio indo-mediterraneo: il pepe del Kerala partiva da qui per raggiungere Roma. Scavi archeologici nella zona hanno portato alla luce monete romane e anfore, confermando l’antico legame commerciale con l’Impero Romano. Alcuni studiosi ritengono che Vizhinjam possa coincidere con Balita, il “villaggio sul mare profondo” menzionato nella Periplus Maris Erythraei, una guida greca del I secolo d.C., situato poco prima di Comari (Kanyakumari), più a sud.

Con l’inaugurazione di un porto ultramoderno che punta a gestire 5 milioni di Teu (unità equivalenti a venti piedi) entro il 2028, come il più avanzato porto di transhipment dell’Oceano Indiano, Vizhinjam sembra chiudere un cerchio millenario.

Mentre l’India rafforza il proprio impegno nel progetto dell’India-Middle East-Europe Economic Corridor (Imec), la strategia portuale nazionale diventa cruciale per il suo successo.

“Il porto multifunzionale in acque profonde di Vizhinjam, in Kerala, rappresenta un grande passo avanti per le infrastrutture marittime dell’India,” ha dichiarato Modi durante l’evento. Il porto si trova a soli 10 miglia nautiche da una delle principali rotte commerciali internazionali e possiede fondali naturali profondi tra i 18 e i 20 metri, a meno di un chilometro dalla costa. Ciò consente l’attracco delle navi cargo più grandi del mondo senza bisogno di costosi e dannosi dragaggi.

In passato, circa il 75% dei container destinati all’India veniva gestito dal porto di Colombo, in Sri Lanka, causando ingenti perdite in valuta estera e controllo logistico. Con Vizhinjam, l’India potrà recuperare una parte significativa di quel traffico, rafforzare la propria autonomia marittima e risparmiare tra gli 80 e i 100 dollari per container.

“Il porto internazionale di Vizhinjam è molto più attrezzato. Dateci un anno e vedrete tutte le navi indiane essere trasbordate da qui,” ha affermato Karan Adani, amministratore delegato di Adani Ports, dopo l’inaugurazione. “Il nostro obiettivo finale è ridurre i costi logistici del 30% aumentando l’efficienza e diminuendo i tempi di rotazione delle navi.”

Come ha sottolineato il deputato Shashi Tharoor,“Vizhinjam non è solo un porto—è una dichiarazione d’intenti. L’India è pronta a competere con giganti come Singapore e Colombo.” Una visione che dovrebbe unire, non dividere, il Kerala.

Nel 2025, la Cina ha movimentato oltre 330 milioni di Teu, mentre l’India appena 20 milioni. Vizhinjam, affacciato sul Mar Arabico, è perfettamente posizionato per attrarre il traffico navale tra Est e Ovest. Il porto non soffre nemmeno dei problemi di sedimentazione che affliggono molti altri porti indiani, il che ne riduce i costi di manutenzione.

La connettività è un altro punto di forza: il porto dista solo 2 km da un’autostrada nazionale, 12 km da una linea ferroviaria principale e 15 km dall’aeroporto di Trivandrum, facilitando lo smistamento delle merci in tutto il Paese.

Ridurre i costi, aumentare il commercio

Attualmente Vizhinjam può gestire un milione di container all’anno, ma nei prossimi anni è previsto un ampliamento che porterà la capacità a 7,4 milioni di Teu.

Il porto è una vittoria non solo per il Kerala, ma per l’intera India. L’inaugurazione ha visto la presenza del chief minister del Kerala, Pinarayi Vijayan (membro del Politburo del Partito Comunista Indiano Marxista), e del parlamentare del Congresso Shashi Tharoor: una rara dimostrazione di unità politica da parte di due leader dell’opposizione. “Durante il suo discorso, il Ministro dei Porti del Kerala ha definito Adani un partner del governo del Kerala. Un’affermazione del genere, da parte di un ministro comunista… dimostra il volto nuovo di un’India che cambia,” ha dichiarato il primo ministro Modi.

Al di là dell’aspetto economico, il controllo della logistica e delle rotte marittime proteggerà l’India anche da eventuali shock geopolitici. Vizhinjam sarà in grado di gestire grandi navi cargo da oltre 20.000 Teu, rafforzando la capacità portuale dell’India. Più a nord, il porto greenfield di Vadhvan, in Maharashtra—con un terzo degli investimenti garantiti dalla compagnia svizzera Msc, di proprietà italiana—è un altro tassello nella strategia marittima indiana.

In parallelo, si sta sviluppando un porto di transhipment anche nelle isole Andamane e Nicobare, completando l’infrastruttura strategica necessaria a dominare i mari.

L’inaugurazione di Vizhinjam è la prova concreta dell’ambizione dell’India di non solo sorvegliare, ma guidare le rotte marittime dell’Oceano Indiano fino all’Indo-Pacifico. Un diritto naturale, quasi geografico, per una nazione con una delle coste più estese del mondo.

Vizhinjam non è solo un’infrastruttura: è l’alba della supremazia marittima indiana nell’Indo-Mediterraneo e nell’Indo-Pacifico.

Autore
Formiche

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