Mondiale per Club, arbitri con la bodycam e nuove regole Fifa
- Postato il 16 giugno 2025
- Di Panorama
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Il Mondiale per Club a 32 squadre voluto dalla Fifa non è solo un torneo che parte con l’obiettivo di diventare appuntamento fisso nei calendari del calcio internazionale. Negli Stati Uniti i vertici di Zurigo, su spinta del presidente Infantino, hanno portato una serie di novità tecnologiche e regolamentari che traghettano il calcio nel futuro. Interventi sia normativi che di equipaggiamento, con un occhio rivolto al coinvolgimento del pubblico presente negli stadi o collegato da casa.
Si tratta di una serie di sperimentazioni che nel Mondiale per Club trovano il loro punto di sintesi. Su alcune, l’IFAB (l’ente che cambia le regole del gioco una volta all’anno) lavorava da diverse stagioni. Altre sono diventate possibili dal progredire della tecnologia.
Mondiale per Club, cosa sono le bodycam degli arbitri
Prima novità, visibile immediatamente da parte dei telespettatori, gli arbitri convocati dalla Fifa per il Mondiale per Club 2025 sono dotati di bodycam. Si tratta di una telecamera posizionata all’auricolare dell’orecchio destro dei direttori di gara che avrà un duplice obiettivo: il primo è scoraggiare comportamenti non consoni di giocatori e staff nei confronti dei fischietti – tutto viene registrato -, il secondo è offrire al pubblico televisivo mondiale una visione nuova della partita.
Le bodycam sono infatti collegate attraverso una rete 5G alla sala controllo e poi le immagini distribuite anche al Fifa Club World Cup 2025 Exclusive Global Broadcaster Dazn per poterle veicolare al pubblico. Attenzione: in questa fase non tutto si può vedere. Ad esempio, per ragioni comprensibili, non vengono messe a disposizione le immagini degli episodi più controversi del match in cui l’arbitro ha dovuto optare per una decisione (rigore, espulsione o altro) che possa aver prodotto discussione in campo.
Mondiale per Club, gli arbitri annunciano le decisioni Var
A proposito del Var, al Mondiale per Club 2025 negli Stati Uniti si vede ormai con continuità una delle innovazioni inserite nell’ultima parte della stagione anche nelle competizioni europee. Gli arbitri richiamati al Var per una revisione, prima di notificarla ai calciatori la spiegano a tutto il pubblico, presente o virtuale, attraverso un microfono.
Non è una novità assoluta negli sport, dal momento che altre discipline sono ormai abituate da anni agli arbitri “parlanti” (basti pensare a basket rugby o football americano), ma la Fifa ritiene che possa essere un passo avanti importante verso la chiarezza, trasparenza e coinvolgimento dei tifosi. In Italia era previsto dalle semifinali della Coppa Italia, ma le ultime sfide non hanno mai fatto registrare episodi da Var che necessitassero spiegazione.
Confermata, invece, la prassi di pubblicare sui maxi schermi degli stadi il motivo di una revisione in corso così da rendere chiaro ai presenti la ragione di un momento di stop nel gioco.
Mondiale per Club, il fuorigioco semiautomatico potenziato dall’intelligenza artificiale
In campo è entrata anche l’Intelligenza Artificiale con l’obiettivo di aiutare il fuorigioco semiautomatico ad essere più rapido e preciso nelle segnalazioni. Accadrà grazie a un numero accresciuto di telecamere dedicate e alla presenza di un sensore posizionato all’interno del pallone.
Le telecamere (16) e il sensore saranno telecamere collegate all’intelligenza artificiale che rielaborerà i dati più rapidamente per poi inviare un messaggio audio all’assistente per segnalare la posizione di fuorigioco di un giocatore che viene a contatto con il pallone.
Portieri, nuova regola: pallone trattenuto massimo per 8 secondi
Cambia la vita anche per i portieri che possono trattenere il pallone prima di rilanciarlo, o giocarlo a un compagno, al massimo per 8 secondi. Trascorso questo termine, l’azione si interrompe per riprendere con un calcio d’angolo in favore della squadra avversaria. Sperimentato per mesi nelle serie minori e giovanili (anche in Italia), ha l’obiettivo di ridurre i momenti morti e favorire un tempo effettivo di gioco più alto.
Il paradosso è che la vecchia regola era, sulla carta, più stringente: limite massimo 6 secondi e, in caso di infrazione, calcio di punizione. Di fatto, però, non veniva mai fatta rispettare. Da qui la decisione di ammorbidirla ma chiedere tolleranza zero.