Municipi: intervista a Davide Rossi, candidato al Centro Ovest per il centrodestra
- Postato il 12 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. In vista delle elezioni amministrative, Genova24 ha intervistato Davide Rossi, candidato alla presidenza del Municipio Centro Ovest per la coalizione di centrodestra. Diversi i temi affrontati: sicurezza, commercio, depositi chimici e Lungomare Canepa.
Rossi, direi che partiamo da un tema che nel quartiere in generale, nella zona, è particolarmente sentito: i depositi chimici. Non si trova una soluzione, lei cosa ne pensa?
Che non deve essere il Municipio o il Comune a trovare la soluzione. In questo momento pende un ricorso e attendiamo di capire quali saranno le risultanze. Dopodiché sono convinto che chi di dovere debba trovare una soluzione che non è l’opzione zero, nel senso che la città non si può permettere di perdere posti di lavoro. Ma che deve anche garantire un’ubicazione che sia sicura. È evidente che non possono essere lasciati a Multedo, quindi mi aspetto che chiunque vada ad amministrare la città e il Municipio abbia accortezza che non possono stare a 5 metri dalle case. Parliamo di depositi che hanno più di 60 anni.
È evidente che quelli che verranno costruiti sono nuovi, completamente diversi, ma va trovata una ubicazione che tenga conto delle criticità che i singoli quartieri possono avere. Non è obbligatorio che venga individuato un quartiere di quelli già citati, ma anche da parte dell’organo che dovrà decidere è possibile che venga individuata un’area diversa.
Passiamo ad un altro tema particolarmente sentito: parliamo di sicurezza. Sampierdarena,, un po’ come il centro storico, è stata particolarmente, come dicono le forze dell’ordine, “attenzionata”, cioè monitorata, soprattutto negli ultimi anni. I residenti si lamentano parecchio del degrado e di episodi di microcriminalità. Come gestire questa tematica a livello municipale?
Intanto bisogna fare in modo che ci siano dei tavoli permanenti, tecnici, come in realtà comunque con questa amministrazione sono già avvenuti, dove si prende contezza delle problematiche e si vanno a individuare delle risposte che non sono solamente di tipo repressivo, ma anche educativo e formativo.
Ci sono situazioni in cui però è necessario anche garantire un presidio permanente. Penso a piazza Vittorio Veneto dove le risse e le aggressioni sono all’ordine del giorno, dove a livello giornaliero è garantito un presidio della polizia locale che già sta facendo molto da un punto di vista di deterrenza. Il problema si pone poi alla sera, quando il presidio dei vigili va via, e bisogna garantire un presidio anche notturno.
L’opportunità di avere dei voltini che verranno riqualificati in via Buranello è un’occasione fondamentale per rilanciare anche il tessuto commerciale, però all’interno di questi voltini si poteva anche pensare – ed era una mia proposta in consiglio comunale di qualche anno fa – di individuare uno spazio ad hoc per creare un punto d’ascolto, un punto di informazione presidiato da tutte le forze dell’ordine a giro, per dare delle risposte, dare sicurezza. La percezione di sicurezza è l’altro tema fondamentale: dare al quartiere percezione di sicurezza.
L’altro tema è anche riuscire a garantire ai giardini di Fiumara, che è una zona di spaccio molto importante, una risposta concreta. Stesso discorso vale per la zona di piazza Masnata. Sono poi i tre quartieri, le tre vie, le tre piazze più problematiche verso le quali serve una risposta permanente, visiva. E poi, ripeto, non basta solo quello: serve anche fare educazione, supporto alle persone, vicinanza e illuminazione. Anche l’illuminazione è un dettaglio fondamentale, perché un quartiere ben illuminato già garantisce sicurezza.
Abbiamo sfiorato il tema del rilancio commerciale. Il commercio è un’altra nota dolente: ci sono sempre più negozi che abbassano le serrande. Questo non vuol dire che sia solo nella zona del Municipio Centro Ovest, ma è un tema. Idem i commercianti che lamentano il collegamento con la sicurezza.
Chiaramente ogni serranda che si abbassa è una sconfitta per tutti ed è soprattutto un nuovo punto di degrado che si rischia di andare a formare. Bisogna fermarlo. Per farlo ci sono tavoli preposti, bisogna fare in modo che tutte le parti si parlino, che ci siano bandi ad hoc e, soprattutto, che i commercianti vengano ascoltati.
L’altro tema è cercare di trovare soluzioni concrete per il commercio di prossimità. Anche gli acquisti online hanno distrutto completamente quello che è il tessuto commerciale delle città, e questo succede dalla Sicilia alla Val d’Aosta.
Trovando le giuste soluzioni, creando anche sistemi di parcheggio – i “Kiss and Bye” in alcune parti della città stanno funzionando – si può fare molto. È chiaro che non basta solo il Kiss and Bye, bisogna creare delle situazioni, fare in modo che le associazioni, i CIV vengano ascoltati, organizzare eventi permanenti all’interno della città e sfruttare anche questo apporto turistico che in questo momento sta sorridendo a Genova. Così tanti turisti come in questi ultimi anni non ci sono mai stati. Quindi bisogna utilizzare anche questo strumento, farlo diffondere e fare in modo che questi turisti non siano solo in giro per il centro della città, ma possano anche spostarsi da Ponente a Levante, facendo in modo che piazze, strade, monumenti, giardini siano fruibili, siano illuminati. Perché comunque abbiamo storia e cultura che vanno da Voltri a Nervi. Sampierdarena ha ville storiche, torri, parchi che vanno valorizzati.
Ultima domanda: un’altra croce – chiamiamola così – per alcuni residenti è lungomare Canepa. Una strada ad altissimo scorrimento, ci sono stati dei lavori, si parlava di barriera antirumore da installare da parte di Autostrade. Il comitato chiedeva una copertura completa che non è stata possibile realizzare. Volevamo capire qual è la posizione del Municipio su questa criticità.
Intanto sicuramente è evidente che il quartiere e il Municipio hanno un credito nei confronti dell’amministrazione su questo tema. Se erano stati previsti dei soldi e poi sono stati spostati per un’altra opera, è evidente che questa situazione vada compensata.
È fondamentale andare a realizzare il giardino orizzontale, perché è una risposta concreta che allontana quantomeno il più possibile le macchine da davanti alle case. I lavori sono in corso. Mi risulta che manchi pochissimo alla conclusione. Da lì si avrà un monitoraggio di come funzioneranno le cose. È evidente, ripeto, che bisogna trovare il modo di venire incontro anche alle altre esigenze del comitato, che sono diverse. Non c’è solo la copertura, bisogna fare in modo che siano ascoltate queste esigenze. Quindi da parte mia massimo ascolto, massima disponibilità e perché no anche a rivedere questa scelta, magari in prospettiva futura, ripensare anche la copertura. Intanto è fondamentale che questo lavoro che si sta facendo vada in porto per capire bene come saranno le dinamiche dei flussi, quali saranno la situazione dei rumori. L’altro passaggio, ripeto, è ascoltare, perché il municipio ha un ruolo fondamentale che è quello dell’ascolto, del fare sintesi e di apportare soluzioni concrete all’amministrazione, dove l’amministrazione magari in alcuni casi, avendo una visione più a 360 gradi, non riesce a rapportarsi col piccolo.