NBA, Fontecchio a Miami è rinato: quarta partita in doppia cifra, Spoelstra se lo coccola e il pubblico già lo adora

  • Postato il 29 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Miami chiama Italia, Miami chiama una tripla dopo l’altra. Quelle che Simone Fontecchio ha cominciato a mettere che è un piacere da quando la sorte gli ha affidato il miglior coach che potesse avere: Erik Spoelstra, futuro capo allenatore di Team USA, è probabilmente la chiave utile a spiegare il motivo che si cela dietro l’ottimo avvio di stagione del giocatore abruzzese, che agli Heat sembra aver ritrovato quel sorriso che aveva smarrito a Detroit e (in parte) nel corso di un’estate in azzurro abbastanza altalenante. L’aria di South Beach, però, deve averlo fatto sentire a casa, lui che è di Francavilla a Mare (anche se sulla carta d’identità c’è scritto che è nato a Pescara) e ama il mare più di ogni altra cosa.

Simone risolve problemi (in uscita dalla panchina)

Le onde dell’Oceano Atlantico magari avranno trasportato quella brezza di cui Simone sentiva di aver bisogno. Tanto che a Miami adesso se lo coccolano di gusto: stanotte è arrivata la quarta partita stagionale in doppia cifra, col totale dei canestri dall’arco portato a un lusinghiero 11/20 (in pratica più di una tripla ogni due tentate finisce nella retina).

In uscita dalla panchina, pochi come lui in tutta la lega: non s’è mai preso più di 9 tiri a partita, ma questo non gli ha impedito di sporcare debitamente tutte le proprie statistiche. Tanto da essere diventato una sorta di beniamino non soltanto del pubblico di Miami, ma anche dello stesso spogliatoio Heat, con Spoelstra che dopo la vittoria sui Knicks lo aveva invitato anche a lanciare l’urlo liberatorio in spogliatoio. “Lasciamo che sia l’italiano a chiamare l’urlo finale”, ha affermato l’head coach davanti ai giocatori, tutti debitamente compiaciuti.

Stanotte, nella vittoria a suon di canestri contro gli Hornets (144-117), Fontecchio c’ha messo anche qualcosa di più: una stoppata su Miles Bridges intento a volare a canestro, che anziché un poster s’è preso una bella musata.

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Miami è la tappa della svolta: Spoelstra c’ha visto lungo

Per dire quanto un allenatore possa realmente cambiare il destino di un giocatore, tornano buone proprio le parole pronunciate da Spoelstra qualche tempo fa nell’analizzare le prime prestazioni di Fontecchio. “Sono stato uno scout della nazionale italiana per un paio d’anni e sono bene quanto sia forte Fontecchio, rivelò ai giornalisti locali.

Magari un po’ spiazzati, perché l’avventura NBA del giocatore ex Olimpia Milano non era stata sin qui troppo elettrizzante: qualche sprazzo tra Utah Jazz e Detroit Pistons, dove però una volta che Monty Williams (che lo volle prendere a metà stagione nel febbraio 2024) venne rimpiazzato da BJ Bickerstaff le cose non hanno preso la piega desiderata.

Miami ha fiutato il colpo: serviva proprio una scelta radicale e un cambio di cultura cestistica per riappropriarsi del proprio destino, e Fontecchio nelle prime settimane di lavoro in Florida sembra aver trovato la chiave. Con gli Heat che veleggiano nei piani alti della Eastern Conference, pronti a stupire una volta di più.

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Virgilio.it

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