“Non bevete acqua dalle bottiglie di plastica, è come mangiare una carta di credito a settimana”: l’allarme di Matteo Bassetti
- Postato il 31 ottobre 2025
 - Salute
 - Di Il Fatto Quotidiano
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                                                                            “Rischiamo di bere in una settimana una quantità di microplastiche pari a una carta di credito“. È l’immagine forte utilizzata dal professor Matteo Bassetti per lanciare un allarme su un’abitudine quotidiana tanto diffusa quanto potenzialmente dannosa: l’uso e il riutilizzo delle bottiglie di plastica per l’acqua. In un video pubblicato sui suoi canali social, l’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova ha iniziato la sua analisi sfatando un mito comune sul contenuto delle bottiglie di plastica. “Sapete che acqua ci va nelle bottigliette di plastica? Nel 64 per cento è la stessa acqua del rubinetto che potete avere a casa vostra, magari con un piccolo filtro che permetta di renderla più buona”.
Il problema, secondo Bassetti, non risiede nell’acqua in sé, ma nel contenitore e nel tempo di stoccaggio: “Ma quanto sta questa acqua all’interno della bottiglia di plastica? Mediamente tra 1 e 5 anni”, ha sottolineato, evidenziando le condizioni in cui queste bottiglie vengono spesso conservate prima della vendita: “Spesso sta su piazzali al sole”. È qui che scatta il pericolo. Quando la plastica “va ad alte temperature”, spiega l’infettivologo, “particelle di plastica arrivano anche all’interno dell’acqua”. Con un consumo regolare e quotidiano, l’accumulo diventa significativo, portando al paragone iperbolico ma efficace della carta di credito ingerita settimanalmente.
Bassetti ha poi chiarito quali sono le conseguenze per la salute dell’ingestione continua di queste particelle: “Creano infiammazione”. Le microplastiche, una volta nell’organismo, possono infatti innescare stati infiammatori cronici, alla base di numerose patologie. “È chiaro che se siamo in giro non possiamo che usare la bottiglietta di plastica”, ha ammesso. “Ma non usiamo le bottigliette di plastica tutti i giorni della nostra vita anche a casa”. Le alternative sono semplici e più sicure: “Usiamo l’acqua del rubinetto e soprattutto, se possiamo scegliere, scegliamo sempre il vetro che è certamente meglio della plastica e non rilascia le microparticelle che, ricordiamo, fanno infiammare tutto l’organismo”, ha concluso.
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